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Lulù Oliveira: “Ecco qual è la panchina dove mi sono tuffato come un “Falco”

Lulù Oliveira: “Ecco qual è la panchina dove mi sono tuffato come un “Falco” - immagine 1

“Vlahovic ha il potenziale per diventare più forte di Batistuta. Su Osimhen e Maradona…” ha detto Lulù

Redazione ITASportPress

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Luis Lulù Oliveira, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Fiorentina, Catania, Cagliari e Venezia. “Ora sono un allenatore e non mi sorprende il fatto che a noi non venga dato tempo di esprimerci. Quando si dà il giusto tempo ad un tecnico, poi vengono fuori i suoi principi ed il suo valore. In Italia la figura dell’allenatore viene apprezzata solo quando vince, altrimenti si viene reputati non all’altezza. Cosa ci faccio in Veneto? La figlia della mia compagna lavora qui, poi mi hanno offerto la panchina della Juniores del Campodarsego e mi ci sono tuffato in picchiata come il Falco, mio soprannome da calciatore. Il mio obiettivo è lasciare un segno in questi ragazzi. In Sardegna non c’era spazio per me".

Fiorentina? Siamo andati ad un passo dallo Scudetto, siamo stati campioni d’inverno, poi si fece male il nostro grande leader e capitano, Gabriel Omar Batistuta. Eravamo un gruppo senza paura, affrontavamo tutti a testa alta, ma senza lui ed Edmundo, che da contratto poté lasciare la Fiorentina per andare al Carnevale di Rio, abbiamo perso tanto. Poi Trapattoni mi spostò in un ruolo che non mi piaceva molto, quindi nemmeno io riuscii più a dare un contributo importante. Nonostante il quarto posto finale, ci togliemmo diverse soddisfazioni, tra cui quella di battere la Lazio.

Paragone Batistuta-Vlahovic? Il ragazzo ha le carte in regola per diventare più forte di Gabriel, ma per ora è lontano anni luce. Dusan ha fisico ed una tecnica fuori dal comune. Osimhen? Giocatore straordinario, sta facendo benissimo. Come me ha avuto bisogno di un anno di adattamento, ma ha grandissime possibilità di diventare un top player, anche grazie al Napoli che è una piazza fantastica e capace di tirare fuori il meglio da ogni calciatore. A chi mi ispiro come allenatore? Zanetti del Venezia e Dionisi del Sassuolo.

Salvezza? Cagliari e Venezia hanno rose idonee a salvarsi, ma specialmente i sardi hanno bisogno di trovare risultati, perché in questo momento sono in una situazione non facile. Maradona? Non ho mai avuto il piacere né di incontrarlo, né di giocarci. Con i miei amici scherzo dicendo che lui ha avuto paura di me, perché è andato via dal Napoli quando io sono arrivato in Italia”.

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