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Malagò duro: “Calcio egoista. Gli altri sport si sono fermati”

Malagò (getty images)

"14 sport di squadra su 15 hanno detto stop"

Redazione ITASportPress

Dure parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che intervenendo in diretta su Radio Incontro Olympia ha parlato in modo molto chiaro sulla situazione legata alla ripartenza della Serie A in questo momento di emergenza per il coronavirus.

CALCIO EGOISTA - "Se c’è egoismo da parte di tutti i presidenti dei Serie A sul fatto di voler tornare a giocare? Si, tutti hanno in qualche modo un condizionamento per la loro posizione di classifica, non mi sento di dire che ci sono buoni e cattivi", ha detto Malagò. "Playoff e playout come piano B del calcio? Non si può pensare che o il campionato parte e finisce oppure non so cosa succede. O tutto o niente. Questa è la mia idea. In Italia ci sono circa 15 sport di squadra, dalla pallamano al football americano, dalla pallacanestro al pattinaggio a rotelle, dal rugby al calcio. Dico io: 14 su 15 hanno fermato i campionati, 14 su 15 non hanno assegnato lo scudetto, 14 su 15 non hanno dato le retrocessioni. Solo il calcio è rimasto perché è diverso, va bene, perché muove tanti interessi. Io mi permetto di dire che anche la Virtus Bologna di basket avrebbe voluto vincere il campionato o la Pro Recco nella pallanuoto. Io penso che c’è un rischio piccolo o grande che il campionato o non ricominci, anche se ormai si sono create tutte le condizioni da protocollo che ricominci, ma ci può essere la possibilità che non finisca. Rispetto a tanti altri Paesi, Germania in prims che ha già fatto tutto, dalla sicurezza ai diritti tv, da noi non c'è assolutamente nulla. Sono convinto che serva un piano B. Poi spetta alla federazione decidere se giocare fino ad ottobre o fare playoff e playout".