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Mancini: “Balotelli troppo forte per la Ligue 1. Messi come Maradona, anche se…”

Mancini (getty images)

Il ct dell'Italia anche sulla Serie A e la Nazionale

Redazione ITASportPress

Roberto Mancini, commissario tecnico dell'Italia, ha parlato a Radio 24 nel corso della trasmissione Tutti Convocati. Serie A, Nazionale ma anche Champions League e Lionel Messi tra i temi trattati.

ITALIA - Sulla sua esperienza da ct e sugli azzurri, di oggi e del futuro: "Non ero abituato ai tempi delle Nazionali, ho sempre lavorato ogni giorno con le mie squadre di club. Ci sono stati dei mesi difficili, ma ora siamo indirizzati bene". E sui singoli: "Zaniolo è una mezz'ala e in quel ruolo giocherà in Nazionale. Balotelli lo conosco fin troppo bene: lui nel campionato francese è come il Paris St Germain, fin troppo forte. Insigne? Deve stare tranquillo. Può fare molto di più, le qualità le ha, poi è chiaro che ci sono i momenti difficili, ma li si può solo abbozzare e continuare ad allenarsi seriamente perché poi passa. Kean? Può diventare devastante".

SERIE A - C'è spazio anche per il campionato italiano ed in particolar modo per due realtà importati come quelle di Atalanta e Sampdoria. Sulla Dea: "L'Atalanta ha fatto una grande stagione, sicuramente Gasperini ha grande merito, i giocatori sono bravi e ha fatto un grande campionato. Manca ancora qualche partita e lotteranno fino alla fine, ma complimenti a Percassi per aver messo in piedi una squadra ottima". E sulla Sampdoria e la possibile cessione a Vialli: "Non so che possibilità reali ci siano di rivedere Vialli alla Samp, sarei felicissimo se lui tornasse a lavorare nel calcio e in Italia".

MESSI - La doppietta di Lionel Messi nella sfida contro il Liverpool ha fatto tornare a galla il solito paragone tra La Pulce e Maradona, il ct Mancini ha detto la sua: "Penso sia a livello di Maradona. Forse è un po' più avvantaggiato rispetto al passato. I marcatori di una volta erano molto arcigni, picchiavano, nessuno vedeva quello che accadeva in campo e potevano farne di ogni calore. Oggi è leggermente più semplice, ma Messi è di un altro livello".