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IL DIRIGENTE

Marotta: “Serie A a 18 squadre. Superlega è grido d’allarme”

Inter Marotta

Parla il dirigente dell'Inter

Redazione ITASportPress

L'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta ha parlato al Corriere della Sera di svariati temi legati all'attualità calcistica. Dal progetto Superlega, fino alla necessità di cambiare qualcosa nel massimo campionato italiano, magari riducendo il numero delle squadre da 20 a 18.

SUPERLEGA - Sul progetto Superlega al momento messo da parte, Marotta ha detto: "La Superlega è un grido d’allarme, di disperazione, di alcune società con un forte obiettivo competitivo. Va rivisto il modello organizzativo". E ancora: "Nella forma potevamo agire meglio, ma il fine giustifica i mezzi. Covid e indebitamento affogano i club. La difficoltà è coniugare i concetti di business e meritocrazia".

IMPEGNI - "Il rischio d’impresa è dei club, se Fifa e Uefa vogliono rimodellare il calendario lo tengano presente. La Champions nel 2024 aumenterà di 100 partite. La Fifa vuole il Mondiale biennale: ma la tutela delle società dov’è? Se ti do un giocatore per due mesi perché devo pagarlo io? Mondiale biennale? Sono contrario. Significa limitare le attività dei club e aumentare l’usura e il rischio di infortunio dei calciatori".

SERIEA - Poi la necessità di modificare il format del massimo campionato: "Si deve scendere a 18 squadre e non solo", ha detto Marotta. "Le leghe inferiori stanno in piedi grazie a un concetto mutualistico di assistenza. Per le leghe minori si potrebbe reintrodurre il semiprofessionismo".

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