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Milan, c’è un ostacolo arduo per il riscatto del bomber 2020 Rebic

Rebic (getty images)

Solo Haaland e Lewandowski hanno fatto meglio di lui in questi mesi

Redazione ITASportPress

Il Milan va come un treno e il protagonista di questo 2020 è Ante Rebic. Dopo il lockdown il croato si è letteralmente scatenato dopo la magra dei suoi primi mesi rossoneri: ben 11 reti in campionato con l’inizio dell’anno in corso. Adesso per la dirigenza rossonera pensa giustamente a riscattarlo visto che è arrivato con la formula del prestito. Un’operazione che ha portato allo scambio con André Silva, dirottato (anche lui in prestito) all’Eintracht Francoforte.

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L'OPERAZIONE DI MERCATO

Anche il portoghese sta facendo bene in Bundesliga, tant’è vero che nelle scorse settimane era stata prospettata l’ipotesi che i due club riscattassero entrambi i giocatori in anticipo rispetto ai patti iniziali che prevedono un prestito biennale. In realtà tutto lascia credere che non si arriverà a questa soluzione. Non tanto perché Milan ed Eintracht non sono interessati ad investire sui loro cartellini, ma perché c’è un fattore «esterno» a condizionare le mosse.

LA FIORENTINA

Come riporta infatti la Gazzetta dello Sport, quando quattro estati fa la Fiorentina vendette Rebic alla società tedesca si riservò un diritto sulla rivendita del 50%. Tanto per intendersi se l’Eintracht incassasse 30 milioni dalla società di via Aldo Rossi dovrebbe girarne una quindicina ai viola. Ecco perché sono gli stessi tedeschi a frenare e aspettano le prossime settimane per impostare con il club milanese un percorso alternativo. Bisogna fare i conti, però, anche con i calciatori. Sia Rebic che André Silva sono sotto contratto sino al 2022. Quindi la pratica dovrà necessariamente essere risolta tra un anno, anche per evitare spiacevoli sorprese. Del resto il croato ha ancora 26 anni, mentre il portoghese ne ha addirittura solo 24. Riporta oggi la Rosea

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