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Milan, Giampaolo: “Conta l’atteggiamento, non i numeri. Zero preoccupazioni, sono contento dei ragazzi”

Giampaolo (Getty Images)

Il tecnico rossonero in conferenza stampa

Redazione ITASportPress

È già costretto ai tre punti il Milan di mister Marco Giampaolo, dopo il pessimo esordio di Udine. Domani ci sarà la sfida al Brescia, neopromosso, che però viene da un'ottima vittoria in casa del Cagliari. Ecco le parole del tecnico rossonero in conferenza stampa: "Non è servito chissà cosa per capire cosa abbiamo fatto bene e cosa no nella prima giornata, si procede per costruire uno step di lavoro migliore. Con che modulo giocherò? Non è una questione di numeri, ma solo di interpretazione. I giocatori non possono aver paura di sbagliare, devono solo divertirsi in campo. Di preoccupazioni non ce ne sono, il termometro del mio lavoro è l'atteggiamento della squadra, da lì non ci si scappa. Sono contento del lavoro e dell'applicazione dei miei ragazzi".

E ancora: "Non dimenticatevi che in ritiro sono partito con otto Primavera, al momento sono più in forma di tanti altri. Scordatevi che un giocatore arrivi oggi al Milan e giochi domani, perché non è possibile. Il mio lavoro ha caratteristiche diverse. Non dico a caso che è sbagliato che il mercato chiuda al primo settembre, perché guardate Pezzella: una settimana dopo aver giocato contro di noi, guardate ora chi sfida...".

Su alcuni singoli: "I nostri due playmaker sono Biglia e Bennacer, ma il primo si è fatto male e il secondo ha disputato pochissimi allenamenti. Per questo la scelta è ricaduta du Calhanoglu. Bonaventura gioca? È ancora un po' indietro come condizione, bisogna aspettare ancora. Calhanoglu può essere sia trequartista che attaccante, è di qualità e duttile".

Sulla sua esperienza difficoltosa al Brescia e sulle Rondinelle di oggi: "Sono passati sei anni di quanto capitato a Brescia, non ho gran memoria al di là delle cose di campo (glissa, ndr). Oggi sono una buona squadra, ci sono tante somiglianze di come facevo giocare la mia Sampdoria: riesce ad annullare il gap di esperienza con il lavoro collettivo. Sarà una gara da giocare bene da parte nostra per poterli contrastare al meglio".

Sul mercato: "I miei dirigenti sanno cosa fare, se c'è da fare qualcosa. Guardo gli allenamenti, faccio le valutazioni e alleno la squadra al meglio delle mie possibilità. E loro sapranno come comportarsi, non è mia pertinenza il calciomercato. Penso ad allenare, che ho già tanti problemi!". Sull'attacco: "Quelli che ora ho a disposizione ora sono bravi e seri professionisti, devo tirar fuori il meglio da loro".