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Marco Giampaolo, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa da Boston in vista della partita di ICC contro il Benfica, penultima sfida dei rossoneri nella tournée: "Stiamo lavorando sui macro principi, poi dobbiamo andare sui particolari. È un gruppo curioso, attento, che non si risparmia. Vedo fiducia e impegno. Poi sarà importante integrare chi è in vacanza e chi si allena a Milanello e, ovviamente, chi è appena arrivato".
MERCATO - "Da sempre contesto il mercato aperto fino all'inizio del campionato. Non lo concepisco e non lo concepirò mai. Ma del lavoro che dobbiamo fare noi allenatori, non gliene frega a nessuno perché siamo nel business più totale. Il mio mestiere è diventato sempre più difficile. Ma finché la passione mi spinge, ci sto dentro". E sul proprio centrocampo, reparto che ha subito fino ad oggi i maggiori cambiamenti: "Questo è il periodo più importante nella costruzione di un progetto. Mancano tante pedine, lo stesso Borini ha dato grande disponibilità per fare un ruolo non suo, ma siamo carenti in quel reparto: Krunic ha fatto due allenamenti, Bonaventura uno e mezzo, Kessie non c'è, Paquetà non c'è, Bennacer non c'è. Quindi il processo di costruzione è lungo, ma la strada è tracciata. I ragazzi hanno lavorato molto bene, non abbiamo buttato via un allenamento".
OBIETTIVI - "Le cose da mettere a posto sono tante, è un lavoro che non finisce mai. Io non do mai niente per scontato. So cosa comportano le responsabilità del mio mestiere e la credibilità non smetti mai di guadagnartela, perché ogni domenica ci metti la faccia. Non mi manca nulla, le condizioni sono favorevoli, ma i crediti te li devi guadagnare nei confronti di tutti. Ogni giorno sei sotto esame".
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