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Milan, l’ex Abbiati: “Leonardo e Maldini uomini giusti. Montella? Un disastro. Su Donnarumma…”

Abbiati (getty images)

"C'era molta confusione in ambito dirigenziale"

Redazione ITASportPress

L'ex club manager e portiere rossonero Christian Abbiati ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a La Gazzetta dello Sport in cui racconta quanto accaduto in passato al Milan sotto la gestione cinese e ai tempi di Montella quando la squadra era in evidenti difficoltà. L'ex portiere rivela il disordine di quei tempi ma è fiducioso per la nuova gestione con Elliott e i volti di Leonardo e Maldini.

RITORNO - Tra i tanti volti noti tornati in casa Milan, Abbiati è stata, invece un'eccezione. L'ex portiere non è stato confermato, ma non perde la speranza di poter tornare in quella che considera casa sua: "Se mi chiamano, li ascolto volentieri".

MILAN CINESE - "Il mio errore è stato quello di fare paragoni con il vecchio Milan, dove avevo punti di riferimento certi. Lì invece c’era molta confusione in ambito dirigenziale. Un’organizzazione fumosa che cercavano di far passare per perfetta. Il modo in cui è finita non mi stupisce e per come andavano le cose, è meglio che sia finita. Il mio punto di riferimento era Gattuso".

MONTELLA E MIRABELLI - "Montella? È stato un mezzo disastro. È andata male perché non si fidava di nessuno". "Un giudizio su Mirabelli? Una sorpresa positiva, è uno che si fa il mazzo. Ho vissuto da vicino il rinnovo di Donnarumma e devo dire che ha gestito la faccenda benissimo, a tutela del club. È stato uno dei pochi ad avere il coraggio di andare contro Raiola. E poi ha vinto la scommessa Gattuso".

FUTURO - "Leonardo? Ci rimanemmo male quando andò all'Inter perché fu una cosa inaspettata. Ma vi dico che io nell'armadio ho solo due maglie autografate: quella di Maldini e la sua. Questo fa capire cosa penso di lui, credo. Maldini e Leonardo sono due amici e due grandi professionisti, che sanno fare il loro lavoro. Sono gli uomini giusti su cui riedificare perché conoscono molto bene il Milan. Da milanista Maldini lo volevo assolutamente vedere dentro e quando è arrivato Leo mi sono detto: "Ora arriva anche Paolo".

DONNARUMMA - "La convivenza tra Reina e Donnarumma è fattibile, le partite sono tante. Possono coesistere, la competizione può far bene a Gigio. Per lui la cosa migliore è restare ancora al Milan, anche perché è cambiato il preparatore e voglio vederlo con un altro sistema di lavoro. Magni ha il merito di averlo portato fin dove è arrivato, ma Gigio non è più migliorato. Si è fermato".