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Milan, l’ex Montella punge: “Non c’era fiducia in me. Gattuso? Ha sbagliato a dire che…”

"La fascia da capitano a Bonucci? Gliel’aveva promessa la società"

Redazione ITASportPress

Dopo poco più di un anno dal proprio esonero dalla guida del Milan, torna a parlare, ai microfoni del Corriere della Sera, Vincenzo Montella. L'ex tecnico del Diavolo ha commentato la sua esperienza sulla panchina rossonera: mercato, la tensione con la società e anche qualche screzio con Gattuso.

SENZA FIDUCIA - "Ho letto che già prima dell’inizio della seconda stagione non c’era fiducia nei miei confronti. Mi è dispiaciuto salutare il Milan perché il mio lavoro è stato incompiuto. Sarebbero servite più pazienza ed esperienza. Sentivo di poter crescere insieme alla squadra, non mi è stato dato il tempo. È stata sbagliata la comunicazione sin dall’estate, creando aspettative altissime sulla squadra. Avrei dovuto tenere un profilo più basso ma è difficile mettersi in contrasto con le direttive della società. Erano arrivati 11 giocatori nuovi e sarebbe servito del tempo per assemblarli. Invece anch’io ho assecondato i proclami di scudetto dei dirigenti. Razionalmente sarebbe stato giusto lasciare dopo il primo anno durante il quale vinsi la Supercoppa".

BONUCCI E MERCATO - "Se ho condiviso le scelte di mercato? Diciamo che ci siamo confrontati su alcune trattative. Altri giocatori li ho trovati ad affare concluso. Su Bonucci per esempio ho forzato io per il suo ingaggio. Arrivammo alla fine della sessione di mercato con poche risorse a disposizione per reperire il regista e l’attaccante. Vero è che fummo vicini a Morata e Batshuayi ma poi con 20 milioni di budget era difficile comprare un centravanti più forte di Kalinic. La fascia da capitano a Bonucci? Gliel’aveva promessa la società che intendeva puntare su un giocatore del nuovo corso. Al telefono gli dissi che si poteva essere capitani anche senza fascia".

GATTUSO - Esonerato Montella, la squadra venne affidata a Gattuso che affermò di aver trovato la squadra in una condizione fisica precaria. Sul tema, l'Areoplanino ha commentato : "Quest’accusa mi tocca profondamente. Nella gara a Benevento, la prima del mio successore, i giocatori corsero più degli avversari. Si fa confusione fra distanza percorsa e intensità. Sfido chi ha messo in dubbio il mio lavoro a un confronto pubblico. Ho allenato in A per 5-6 anni e penso di avere più esperienza di chi ha fatto certe affermazioni". E poi su Gattuso ha aggiunto: "Gattuso? Non mi ha chiamato, ma mi feci vivo io dopo quelle dichiarazioni per digli che stava sbagliando e che aveva esagerato".

FUTURO - Dopo l'esonero a Siviglia, Montella desidera tornare. Ha voglia ed è carico e l'obiettivo è quello di sedersi al più presto su un'altra panchina: "Ho voglia di tornare, penso di poter dare ancora tanto. Ho acquisito conoscenze importanti, ho ricevuto presunte proposte dall’Italia e dall’estero ma stavolta so che non posso sbagliare la scelta".