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Milan, Mihajlovic: “Gioca solo chi è al 100%. Vorrei restare, ma…”

Conferenza stampa della vigilia per l'allenatore serbo di un Milan che domani all'ora di pranzo è di scena al Bentegodi contro il Chievo Verona

Redazione ITASportPress

Conferenza stampa della vigilia per Sinisa Mihajlovic, allenatore di un Milan che domani all'ora di pranzo sfiderà il Chievo Verona. Il tecnico serbo, che essendo stato squalificato non potrà sedere in panchina, presenta così il match del Bentegodi: "Domani scenderà in campo solo chi è al 100% e chi entrerà dovrà dare il massimo ed essere decisivo a partita in corso. Per il nostro tipo di gioco è necessario avere giocatori al top fisicamente, non è una punizione. Mi dispiace che dopo la sconfitta col Sassuolo siano ricominciati i soliti discorsi sul mio futuro. So come funziona il calcio e sono sereno, anche se non è mai sano passare da un estremo all'altro. Il nostro campionato non è finito, mancano 30 punti e abbiamo cinque squadre davanti a noi. Sia a me che alla squadra il sesto posto sta stretto".

IL LEGAME CON IL PRESIDENTE - "Il rapporto è sempre stato buono, ieri ci siamo salutati, abbracciati e baciati. Poi abbiamo parlato dell'ultima partita e di quella di domenica. In ogni conferenza stampa rispondo ad almeno due o tre domande su Berlusconi, solo qui c'è questa fissazione. Il 'non so se resto' detto a un tifoso? E' una risposta normale perché ho un contratto per un altro anno, io vorrei restare, però dipende dalla valutazione che verrà data al mio lavoro a fine stagione, cosa che vale per tutti gli allenatori. Non vedo perché si deve montare per una mezza frase tutto sto casino".

CAMBIO TATTICO - "Anche se dovessi cambiare modulo in campo ci va solo chi è al 100%. Quelli che non stanno bene fisicamente entreranno a partita in corso in base ai minuti che hanno nelle gambe. Il 4-3-3 l'abbiamo utilizzato per qualche partita dopo la sconfitta all'andata contro il Napoli. I moduli contano relativamente, l'ho detto anche ai ragazzi, basta guardare lo spirito della Juventus di ieri sera dopo aver vinto quattro scudetti di fila. E' una squadra che è una spanna sopra agli altri come atteggiamento. Mandzukic, Dybala e tutti gli altri fanno un grande lavoro di sacrificio. Questo deve essere un nostro obiettivo, in base alle caratteristiche dei nostri giocatori".

I SINGOLI - "Balotelli non è a posto sotto il punto di vista psicologico. Deve migliorare di testa, è sempre stato un suo problema. Da due mesi si allena regolarmente con il gruppo, quindi fisicamente penso stia bene. Deve cercare di essere più presente e fare con continuità quello che gli chiedo. Ho chiesto a lui e allo stesso Menez di fare delle cose e loro le fanno una volta sì e quattro volte no e questo non ce lo possiamo permettere. Bertolacci? E' stato sfortunato perché si è infortunato quando era all'apice del suo rendimento. Certamente non è facile ripartire da zero, è un giocatore importante che abbina qualità e quantità. Può giocare nel 4-3-3, in passato l'ha fatto. In quel ruolo abbiamo anche Locatelli che mi sta sorprendendo: magari non è ancora pronto come intensità, ma per intelligenza sì e sarà certamente il futuro del Milan. Tra qualche settimana sarà pronto anche lui, si sta adattando bene ai nostri ritmi, tiene botta e migliora di allenamento in allenamento. Diventerà una risorsa importante. Purtroppo non ho cambi in certi ruoli che mi permettono di mantenere inalterata quantità e qualità: Honda e Bonaventura giocano sempre e sono fondamentali. Cerchiamo di gestirli bene in settimana per far sì che siano freschi in partita. Poli? E' un esempio per tutti".

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