Il big match della 32^ giornata del campionato di Serie A è quello tra Milan e Juventus, che domani sera si affronteranno al Meazza. Alla vigilia della sfida contro i campioni d'Italia, ha parlato in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic, allenatore dei rossoneri, che introduce così la partita: "Incontriamo la Juventus nel nostro momento più difficile. E' una partita che vale per la classifica, per il morale, per il prestigio, per ripagare un minimo i nostri tifosi e per cercare di vivere questo finale di stagione in modo differente. Rispetto la Juventus per la rabbia e la voglia di vincere che mette sempre in campo, è un esempio per tutti. E' una gara molto difficile, dove noi dobbiamo fare il nostro, nel senso che dobbiamo ricominciare a giocare in quei mesi dove le cose andavano bene. Questo ritiro ci è servito per confrontarci e per correggere gli errori fatti nelle ultime partite e spero che domani, al di là del risultato, la squadra non sbagli atteggiamento e faccia una grande prestazione".
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Milan, Mihajlovic: “Se faremo schifo sarà giusto esonerarmi”
Conferenza stampa per l'allenatore serbo del Milan, alla vigilia della sfida di domani sera al Meazza contro la Juventus
ANALISI SUL MOMENTO NEGATIVO - "Sicuramente non è molto divertente la situazione dal mio punto di vista, non abbiamo trovato continuità. Questa stagione al Milan ne vale cinque da un'altra parte, ma non per le pressioni o le critiche, perché per cercare le soluzioni giuste penso che abbiamo provato di tutto. Ad un certo punto pensavo che avremmo svoltato e invece poi, improvvisamente, ci siamo persi e questo non me lo aspettavo. Mancano ancora sette partite, più la finale di Coppa Italia, e abbiamo il dovere di arrivare almeno sesti e cercare di vincere la Coppa Italia. Cercherò di caricarli, mi aspetto una reazione domani. Il risultato può essere casuale, ma la prestazione no. Dobbiamo cambiare marcia e avere continuità. Il problema è di testa e nello spirito, non nelle gambe".
PANCHINA TRABALLANTE - "Come tutti gli allenatori del mondo sono giudicato per i risultati. Se facciamo schifo nelle prossime partite è giusto che venga esonerato, anche prima della finale. Fino a quando sarò qui darò il massimo, non mi fascio la testa prima di rompermela. Ho la coscienza pulita e cerco di trasmettere quello che ho dentro di me. Quando le cose non vanno bene è giusto che parli l'allenatore e si assuma le proprie responsabilità. E' una cosa normale, l'ho sempre fatto ed è nel mio modo di essere. Non mi sento capro espiatorio, se non c'è lo spirito giusto io sono il primo colpevole e devo trasmettere determinate cose. Se non riuscirò a farlo, allora avrò fallito. Di sicuro non darò le dimissioni, non l'ho mai fatto e mai lo farò.
I SINGOLI -"Niang faceva qualcosa che gli altri attaccanti non fanno, anche perché nessuno degli altri è al massimo per un motivo o per l'altro. Non credo che la crisi di risultati dipenda solo dall'assenza del francese, i moduli e i giocatori vengono in secondo piano se manca l'atteggiamento. Per Balotelli la partita con la Juventus potrebbe essere una grande occasione e lo stesso discorso vale anche per tutti gli altri. Lui sa che deve sfruttare queste 7-8 partite, indipendentemente da quanti minuti giochi. Galliani ha detto che per adesso non si merita la riconferma e credo sia anche normale. Locatelli? Sarà della partita se non ci sarà Montolivo. Se vedo un giocatore che mi dà garanzie ed è di prospettiva allora mi piace metterlo in campo. Per farlo esordire in una gara così importante bisogna anche conoscere anche il ragazzo. Ci può stare Locatelli, magari non è ancora pronto, ma è di grande prospettiva. Tuttavia, spero giochi Montolivo. Honda? Vediamo come stanno i piedi e la spada, se è appuntita può giocare. Se si è portato una spada non appuntita è meglio che la tiene addosso e non la fa vedere (ride, ndr)".
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