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Morte Astori, aperta un’inchiesta: avvisaglie in due visite mediche

Astori (getty images)

Il difensore della Fiorentina probabilmente poteva essere fermato

Redazione ITASportPress

Arrivano novità importanti sul fronte Davide Astori. Il capitano della Fiorentina, tragicamente scomparso nella notte del 4 marzo scorso, poteva essere fermato in seguito a due precedenti referti medici che aveva messo in evidenza dei problemi.

INCHIESTA - C'erano stati due campanelli d'allarme prima della sua tragica morte. Gli elettrocardiogrammi effettuati dal capitano della Fiorentina Davide Astori per ottenere il certificato di idoneità sportiva avevano evidenziato extrasistoli ventricolari. Questa è la novità riportata da La Nazione che parla degli esami effettuati dall'ex capitano viola nel luglio 2016 e nello stesso mese dell'anno successivo. Come scrive il quotidiano, Astori aveva evidenziato una forma iniziale di cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro. Questa, detta anche displasia aritmogena del ventricolo destro, è una malattia che uccide progressivamente le cellule del miocardio, sostituendole con cellule di grasso e fibrose che possono ostacolare il funzionamento elettrico del cuore, scatenando pericolosi cortocircuiti, potenzialmente mortali. Ecco perché la procura di Firenze ha aperto un'inchiesta per capire meglio se Astori doveva essere sottoposto ad esami più approfonditi o se addirittura sarebbe dovuto essere fermato dalla sua attività.