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Napoli, Ancelotti: “Ambiente giusto per esprimere tutto me stesso. James? Non è finita…”

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Le parole dal ritiro di Dimaro Folgarida da parte del tecnico azzurro

Redazione ITASportPress

Questa sera, direttamente dal ritiro di Dimaro Folgarida, ha parlato in esclusiva all'emittente campana TV Luna l'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti: "Per me allenare il Napoli è una grande responsabilità e una grande motivazione, sono contento di tutto questo pubblico che ci segue con affetto e sacrificio. L'entusiasmo si alimenta con il comportamento della nostra squadra, bisogna avere calciatori disposti a tutto e i tifosi notano quanto siano attaccati alla maglia. Il senso di appartenenza è fondamentale, i ragazzi non devono mai mollare. I non napoletani possono avere senso di appartenenza? Certo, vi sono tanti esempi degli ultimi anni: Allan, Zielinski, Koulibaly, Mertens e via dicendo. Personalmente mi sento molto tifoso del Napoli, anche se per un allenatore è difficile dirlo. La scintilla è scattata dalla firma del contratto, nella prima stagione ho conosciuto meglio squadra, città e ambiente: in questo contesto riesco ad esprimere il meglio di me stesso".

I tempi sono maturi per un trofeo? "Credo di sì, la motivazione è presente da parte di tutti. La vittoria però non deve essere rappresentata come un'ossessione, ma come un sogno da raggiungere insieme". Il punto sulla trattativa per James Rodriguez: "Non mi risulta che sia fatta per il suo passaggio all'Atletico Madrid, il 99% delle voci di mercato sono false. Credo che la trattativa per il Napoli sia ancora aperta, ma non è l'unica. In compenso siamo molto vicini all'acquisto di Elmas, spero si concluda in fretta la trattativa. È un calciatore molto interessante".

Come si può battere la Juventus? "Conta migliorare la qualità della rosa - ha proseguito Ancelotti -, non serve prendere il nome che scalda la piazza. Essa deve scaldarsi vedendo una squadra che gioca bene, e ripeto: il 31 agosto saremo pronti e competitivi. Il secondo posto non basta più, dobbiamo portare a casa qualcosa, a parlare di secondo posto mi viene la pelle d'oca".