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Napoli, De Laurentiis: “Fair play non viene applicato e in Serie A metà squadre dovrebbero chiudere”

Aurelio De Laurentiis (Getty Images)

Il patron partenopeo ha elogiato Ancelotti

Redazione ITASportPress

Dopo Ancelotti e Albiol, intervenuti in sala stampa alla vigilia del match di Champions League con il Liverpool, a metterci il punto esclamativo è stato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha detto la sua sul match dell'Anfield.

LIVERPOOL - "Il Liverpool che è un grande club, una grande proprietà con grandissimi calciatori. Ancelotti? Ha sempre ragione, è l'uomo della corretta misura. Il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario da 9 anni. I ragazzi sono qui con professionalità e amore, sentono molto la partita, non sono stati messi sotto pressione nell'ultima anche perché Ancelotti è stato bravo a far scaldare anche chi non giocava da mesi. Tutto va per il meglio, ora c'è solo da scendere in campo e giocare. Sul passaggio del turno io sono sereno perchè mi fido del lavoro di Ancelotti che ha messo i giocatori nelle migliori condizioni mentali per fare una grande partita."

SERIE A - "Otto anni fa qui era un altro Napoli, estremamente cazzuto pure quello, uscì per un po' di inesperienza. Ci siamo divertiti in questi anni, 9 anni in Europa, speriamo di dare un senso... un'affermazione internazionale dà anche credito a quei 40mln di tifosi napoletani che la Nielsen ha sparso nel mondo e che non possono venire allo stadio sempre e di passaggio c'è un 1%. Anche a loro bisogna dedicare questa internazionalizzazione. Poi affrontare queste squadre così forti, non provinciale sempre in difesa... come Sarri che faceva un calcio divertente mentre in Italia è tutto così squilibrato senza investimenti, con già le retrocesse. Se si vuole la Serie A come la Formula 1 bisogna accontentare i tifosi sullo spettacolo. Una squadra che sale in A che speranza ha di rimanerci".

FAIR PLAY FINANZIARIO -"Psg-Stella Rossa, fa discutere per la questione del fair play finanziario che non viene applicato perchè altrimenti metà squadre della serie A dovrebbero chiudere allora con questa regola rigida. L'Uefa fa quello che può, è sempre una questione politica, chi prende posizione è antipatico".