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Napoli, Hamsik: “Potevo andare in Cina, Ancelotti mi ha chiesto di restare”

Il centrocampista slovacco ha sottolineato l'importanza del tecnico per la sua permanenza in azzurro

Redazione ITASportPress

La scorsa estate avrebbe potuto dire addio al Napoli ma, anche grazie a Carlo Ancelotti, ha deciso di restare. Ora Marek Hamsik è pronto a giocarsi la qualificazione in Champions League nel big match del San Paolo contro il Paris Saint Germain, martedì alle ore 21. Il capitano azzurro ha parlato di questo e di tanto altro ai microfoni de L’Equipe:

Il match contro il Psg: “Il PSG è una grande squadra, formata da campioni veri. Se resti in difesa e li aspetti, prima o poi ti segnano un gol dopo l'altro. Così ci siamo presentati con l'intenzione di giocare la nostra partita e ci siamo riusciti. Prima della gara avrei firmato per un pareggio, ma incassarlo a tempo scaduto fa male”.

Il mancato trasferimento in Cina: “Avevo l'opportunità di andare in Cina, ma Ancelotti mi ha chiesto personalmente di restare e continuerò a difendere la maglia con amore. Ci manca lo scudetto, ma so che prima o poi possiamo farcela”.

Nella storia del Napoli: “E' stupendo entrare nella storia del Napoli, ho conosciuto Maradona qualche mese fa ma non riuscii a parlargli molto, c'erano tante persone. Gli ho regalato la maglia con la quale ho superato il suo record di gol, so che lui sarà sempre il più amato dai napoletani, ma essere il secondo, alle sue spalle, mi va benissimo”.

Su Cavani: “E' venuto a salutarci a fine gara, l'ho visto sereno. Mi è dispiaciuto ascoltare i fischi contro di lui nel 2014, ma lo avremmo accolto alla grande se fosse tornato quest'estate. Oltre ad essere un grande calciatore, è un grande professionista”.