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Napoli, Koulibaly: “Resto per vincere. Higuain? Qui era un Dio, ma ha fatto scelta sbagliata…”

Koulibaly (getty images)

"Scudetto perso la passata stagione? Fu una settimana difficile, successe di tutto"

Redazione ITASportPress

Mercato, Europa League, Serie A e lotta al razzismo. Kalidou Koulibaly, centrale del Napoli, si è raccontato in un'intervista al Corriere della Sera a poche ore dalla gara contro l'Arsenal valida per il ritorno dei quarti di finali di coppa.

Il senegalese ha parlato ampiamente della sua carriera, della sua stagione ma anche del futuro, che sarà ancora a tinte azzurre.

MERCATOE VITTORIE - Cercato dalle principali potenze europee, Koulibaly parla chiaro sul tema mercato: "Sono un giocatore del Napoli e darò il cento per cento per vincere qualcosa con questa maglia. Il mercato è fatto di tante chiacchiere. Preferisco i fatti, che poi ci aiutano a vincere e diventare grandi insieme". "Io il migliore centrale del mondo? Sarebbe un errore pensarlo, sono cresciuto molto rispetto a cinque anni fa ma non ho ancora vinto nulla. Si diventa grandi quando nella bacheca ci sono i trofei, spero di raggiungere questo obiettivo qui a Napoli. Quest’anno sarebbe bellissimo e proveremo l’impresa. Altrimenti sarà per la prossima stagione". E su Ancelotti: "È un uomo sereno, ci sta trasmettendo la giusta mentalità giusta. Come allenatore è aperto e abituato a questo tipo di partite, ha vinto tanto, ma alla fine siamo noi ad andare in campo e se sbagliamo atteggiamento è solamente colpa nostra".

RETROSCENA - E a proposito di essere considerati tra i più forti del mondo, Koulibaly racconta anche un curioso episodio avvenuto da giovane: "La mia vita è sempre stata una sfida, da ragazzino ero al Metz e mi rispedirono a casa: non ero abbastanza bravo per il calcio professionistico. Quindi mi misi a studiare, quando il club mi richiamò mi dispiacque: mi stavo appassionando allo studio, avevo documenti pronti per l’università. Volevo rifiutare, poi però la sfida... ed eccomi qui".

RAZZISMO - Dopo l'episodio avvenuto il giorno di Santo Stefano a San Siro, si continua a parlare di razzismo: "Ripenso spesso ai fatti di Milano, ma quell’episodio ha aiutato la mia crescita anche come uomo. Dentro sento sempre la forza per combattere il razzismo, ma ho capito che reagire in campo è controproducente". I cori all'Emirates? Non mi ero accorto di nulla, ma sono stato contento della reazione dell’Arsenal. Sono molto avanti e l’Italia dovrebbe prendere la Premier League come esempio ma la strada credo sia lunga e difficile".

PASSATO - C'è del rammarico nella testa di Koulibaly ripensando alla passata stagione e allo scudetto perso: "Fu una settimana difficile, successe di tutto. Ma bisogna essere onesti, la Juventus era più forte e lo scudetto non lo abbiamo perso in albergo ma sbagliando alcune partite". E a proposito di passata, una parola anche su chi a Napoli ha giocato, Gonzalo Higuain: "Era e resta un fuoriclasse, ma forse ha fatto qualche scelta sbagliata. Qui era un Dio".