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No a Gravina: il Cts contrario alla riapertura degli stadi

Gravina (Getty Images)

Il presidente della Federcalcio ha chiesto stamattina uno sforzo per far tornare allo stadio i tifosi ma stasera è arrivato il no

Redazione ITASportPress

Se in Germania un 20% dei tifosi potrà assistere alle partite di Bundesliga, in Italia non ci sarà la riapertura degli stadi al pubblico almeno per adesso. Come riporta Sportmediaset il protocollo sui tamponi per le squadre di calcio rimane così com'è e gli incontri continueranno a svolgersi a porte chiuse. È questo, secondo quanto filtra, l'orientamento che è stato ribadito oggi nel corso della riunione del Comitato tecnico scientifico, dopo le richieste arrivate dal mondo del calcio. Il presidente della federcalcio Gravina aveva infatti parlato della possibilità di riaprire gli stadi come naturale conseguenza della riapertura delle scuole e aveva espressamente chiesto di modificare il protocollo sui tamponi, ritenendo "insostenibile" l'attuale normativa che prevede di effettuare un prelievo ai calciatori ogni 4 giorni. A questo proposito, il ministero dello Sport starebbe preparando una relazione sulla scansione delle partite della stagione 2020/21 e sulla possibilità dunque di allungare la frequenza dei tamponi per le squadre professionistiche. L'obiettivo è provare a convincere un Cts che al momento appare inamovibile.