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Ospite Fisso, atto primo: Quei regolamenti vecchi che la Figc non modifica e il calcio è fuori…controllo

Figc (Getty Images)

La nuova rubrica di Itasportpress per fare luce sui mali del calcio

Redazione ITASportPress

"Sui mali del calcio c'è tanto da scrivere e raccontare e allora perchè non iniziare a farlo anche su Itasportpress? Ce lo siamo chiesti ma siamo scesi subito in campo. Pronti via con Ospite Fisso atto primo.

"Inutile negarlo, oggi il mondo del calcio vive un problema più grande dell’affidabilità dell’aereo con i colori della Lazio della Lotito Airlines: quello del passaggio di proprietà delle quote delle società professionistiche, ancor più nel caso di passaggio da soggetti già stati o divenuti poco affidabili a soggetti ancor meno affidabili!

 (Getty Images)

"REGOLAMENTI VECCHI - Oggi la materia è regolata da un regolamento acquisizioni quote societarie per verificare i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria che nel solo anno solare 2019 ha subito ben 3 modifiche da parte del Consiglio Federale. Il che significa che il Governo del calcio, nella stagione 2019/2020, ha valutato che il suddetto Regolamento, così come immaginato e reso operativo nel 2015, dovesse essere aggiornato e inasprito. Nei precedenti 4 anni, invece, zero modifiche. In sintesi: prima del 2015 non esisteva nessun tipo di controllo e tra il 2015 ed il 2019 questo controllo è stato evanescente se addirittura lo stesso Regolamento è stato emendato successivamente altre 3 volte. Dubitiamo che le dette modifiche siano state sufficienti, anzi riteniamo che il Regolamento sia insufficiente. Scriverne uno tanto per farlo non basta, scriverlo restando chiusi a via Allegri, con occhi e orecchie tappate, è ancora peggio.

 sede figc Getty Images

"SE TELEFONANDO... - Perché poi quando le istituzioni calcistiche apprendono dai siti o dai media che una loro associata ha cambiato la proprietà ecco cosa succede: se una società di calcio di Serie C viene acquisita da un nuovo soggetto (quindi con partecipazione superiore al 10% della proprietà del Club) il Presidente Ghirelli alla prima telefonata del giornalista/tifoso con tono sereno risponderà: “la FIGC su nostra segnalazione farà le verifiche previste e se necessario interverrà. La Lega in questo sarà attenta. I tifosi devono sapere che la Lega vigilerà”. Tono diverso per il Presidente della B Balata che, probabilmente con termini più tecnici (lui è un avvocato), lascerà intendere al giornalista/tifoso alquanto preoccupato “che la Lega di B sarà molto più vigile e chiederà rigidità alla Federazione nella valutazione dei documenti”. Non possiamo immaginare cosa risponderà il dott. Dal Pino (De Siervo preferisce direttamente non rispondere al telefono) perché quando una Società di Serie A viene ceduta non esistono giornalisti tifosi che fanno domande con voce timida e quasi imbarazzata ma, al contrario, giornalisti e prime firme di tutte le testate giornalistiche sportive e di finanza che fanno subito le “pulci” al patrimonio ed alle aziende del gruppo promittente acquirente del Club di Serie A.

 Fiorentina Commisso (getty images)

"MOLLARE IL PACCO - Di recente è successo per i Commisso a Firenze ed i Friedkin a Roma.  Al Fondo Elliot, sponda Milan, Report dedicò un servizio approfondito. In questi casi tutti sapranno tutto. E i tifosi delle squadre si recano nei vari Headquarter per battezzare con la sciarpa al collo il fortunato “acquirente”. E qui sta tutta la differenza: non nel profilo mediatico ma nella valutazione e ricerca che si fa sulla storia e la “vita” della proprietà. In breve: non è vincolante sapere dove trova i soldi un soggetto per comprare un Club ma quello che è fondamentale è sapere se questo soggetto ha la possibilità economica per “mantenerlo”. Venendo a quel che accade oggi è ormai chiaro a tutti che le “proprietà” dei Club, in primis di Serie B o Serie C, tendono a “mollare il pacco” a qualcuno perché le proprie aziende sono in sofferenza per la crisi Covid e perché (ma di questo ne parleremo prossimamente) i costi caratteristici dell’impresa calcio non sono più coperti dai ricavi caratteristici. 

 fabio-petroni

"IL CASO TRAPANI - Mollare il pacco significa cedere la società al primo Pinco “Pellino”, al primo sprovveduto o pirata o persona in cerca di gloria e riflettori che passa. Un “Manenti” se preferite. Non c’è più etica, se mai ve ne fosse stata, nella cessione di un Club di calcio!  E la FIGC cosa ha fatto? Ha creato uno strumento inefficace ed inutile per il controllo! Perché il Regolamento per le Acquisizioni presuppone che il soggetto che intende acquisire una società di calcio sia consapevole di quel che fa. Ma la realtà dice che non è cosi: anzi molto peggio. Prendiamo il caso del Trapani (squadra che una volta iscritta al campionato non è riuscita neppure a fare un allenamento): la Proprietà, verificata l’impossibilità di andare avanti, ha mollato il pacco ad un signore senza un euro per pagarsi il soggiorno a Trapani (fatti di cronaca, telefonare al gestore dell’Hotel se ancora scettici!) che vive dall’altra parte della Sicilia e che, non avendo i requisiti di onorabilità finanziaria ,finisce per liquidare il Club infischiandosene della Città delle Cinque Torri, della Storia, dei tifosi.

 LIVORNO (Getty Images)

"IL CASO LIVORNO - Oppure il caso attualissimo del Livorno, che ha cambiato due governance in meno di due mesi e finisce per avere l’ultima che non è in grado di onorare nessuna scadenza, con a capo lo stesso Heller di Trapani definito “finanziere” da alcuni giornalisti dimentichi del fatto che Petroni da Trapani lo cacciò perché pretendeva stipendi senza mettere un euro (anche questa è cronaca di questa estate). In sintesi, in attesa che la FIGC riceva e analizzi i documenti forniti da chi ha acquisito la società, e che al 99% (alla luce dei fatti di Trapani e Livorno) si rivelerebbe finanziariamente non adatto, il Club “muore”, con buona pace di stampa, sindaci intermediari e tifosi, corrompendo irrimediabilmente un sistema che nel frattempo ha bisogno di andare veloce.

Figc (Getty Images)

"CONTROLLI? FIGC BATTI UN COLPO - Concludendo, a nostro avviso, la risposta alla domanda “perché i controlli non avvengono a monte?” sta nell’incapacità, o mancanza di volontà, di affrontare seriamente il problema. Perché se è vero che l’ordinamento societario non può sottostare alle norme sportive è altrettanto vero e non più rinviabile che la FIGC debba stabilire che un soggetto proprietario di un Club professionistico, che quindi deve rispettare le norme calcistiche anche in materia di controllo, prima di cedere le quote deve obbligatoriamente rivolgersi alla stessa FIGC per una seria verifica preventiva sui requisiti di onorabilità e solidità finanziaria del candidato acquirente. Delegando al fine non un organo interno alla burocrazia ma un team di lavoro, una qualificata struttura composta da esperti giuristi, banchieri, sportivi e manager.

"Allora nessuno potrà e dovrà meravigliarsi se, come accaduto per Cellino in Inghilterra, anche in Italia a breve si dovrà aspettare un po' di tempo prima di poter acquisire una squadra di calcio; facendo le cose per bene a garanzia non solo di chi vende, di chi compra, dei sindaci, dei tifosi, delle banche ma, soprattutto del sistema. E se qualcuno avesse bisogno di idee, aspetti la prossima puntata. Siamo pronti a fare anche i suggeritori per il bene del Calcio tanto amato da tutti, maltrattato da alcuni!

"Tocco di Tacco