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PALERMO, Sorrentino: “Potevo andare all’estero con un contratto milionario. In caso di retrocessione…”

In casa Palermo è il capitano Stefano Sorrentino il protagonista in conferenza stampa. Il portiere rosanero ha risposto alle domande sulla situazione societaria e sul suo rinnovo

Redazione ITASportPress

In casa Palermo è il capitano Stefano Sorrentino il protagonista in conferenza stampa. Il portiere rosanero ha risposto alle domande sulla situazione societaria e sul suo rinnovo: "Deve rispondere Zamparini, non so cosa ha in mente. Negli ultimi due mesi e mezzo ci sono state talmente tante cose a cui, personalmente, non ho nemmeno pensato. Qui si vive alla giornata, non sappiamo cosa succederà domani. Non so come rispondere, io sono un giocatore e devo pensare al campo. Abbiamo avuto talmente tanti allenatori e talmente tanti problemi che ho potuto pensare solo al campo, non al mio contratto. Non ci sono stati passi avanti, niente di più. Se oggi sono qua è perché sono il capitano e ci metto la faccia per parlare di questo momento. L'ho sempre fatto, più nei momenti brutti che in quelli belli. Non si tratta comunque di un discorso economico, quando tra dieci anni si farà il mio nome a Palermo spero di essere descritto come una persona vera e sincera. Il calcio viene dopo. Mi hanno offerto un contratto da parecchi milioni di euro, ma la verità è che ho dovuto pensare ad altro. Il Palermo viene prima di tutto, la salvezza del Palermo viene prima di tutto. Chiaramente andando all'estero si ripropone anche il problema delle mie figlie, che vedrei solo ogni tre mesi, e non è quello che voglio. Se per mantenerle, però, devo anche andare a fare il peggiore dei lavori, io sono pronto a farlo. Io so fare solo il calciatore, non so fare altro. Anche se dovessi fare un lavoro normalissimo, fare il commesso come lo fa mia sorella, per le mie figlie sarei pronto a farlo. Per questo dico che il mio non è un discorso economico. Rinnovo? La società ha presentato la sua offerta e io la mia. Non faccio da chioccia a nessuno, se dovessimo retrocedere potrei anche pensare di smettere perché sarei il primo giocatore nella storia del Palermo a retrocedere due volte".

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