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SFIDA SALVEZZA

Parma, D’Aversa: “Cagliari sopra noi di 2 punti dimostra quanto è complicato il campionato”

D'Aversa, getty images

Match salvezza per la squadra ducale

Redazione ITASportPress

Alla vigilia di Cagliari-Parma in programma domani alle 20.45 in trasferta, Mister Roberto D’Aversa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Per quanto possa essere importante il mio stato d’animo, posso dire che i momenti di difficoltà li abbiamo affrontati anche in passato nonostante poi l’esito finale sia stato sempre positivo. Un allenatore vive i medesimi momenti nella stessa maniera, ovvero sia fa autocritica sia quando le cose non vanno bene sia quando vanno bene. C’è dispiacere in questo momento per non avere sfruttato al massimo quel che si è fatto in campo e corretto quegli errori che hanno influito sul risultato e sulla classifica che in questo momento ci vede penultimi”

“Non posso parlare dal punto di partenza degli obiettivi di squadra, all’inizio non c’ero; per quanto riguarda quello del Cagliari a detta del loro presidente hanno migliorato la squadra a livello di budget. Un punto in comune può essere il fatto che non si è dato continuità al lavoro dell’anno precedente e si possono aver avute delle difficoltà. Una rosa come quella del Cagliari, che sulla carta è quella di una squadra forte, si ritrova a due punti da noi in classifica: questo sta a dimostrare quanto è complicato il campionato di Serie A. Per quel che mi riguarda, dobbiamo ragionare su noi stessi e non sugli altri, consapevoli della partita che andiamo ad affrontare domani. Domani non giochiamo contro una squadra ma contro una regione, un popolo: sappiamo cosa rappresenta il Cagliari per tutta la regione e conosciamo le motivazioni con le quali bisogna affrontare la gara di domani. Domani non è una partita normale, è la partita; è quella che permetterà ad una delle due squadre di affrontare le altre restanti gare in una certa maniera per cercare di fare risultato. Chi uscirà vincitore credo affronterà il seguito del cammino con una prospettiva diversa, ma non è detto che chi perde non abbia dalla propria parte la matematica per salvarsi, è normale che ci esce domani vincitore possa avere un vantaggio, ma se una delle due perde poi può vincerne comunque tre di fila. Noi dobbiamo ragionare sulla partita di domani, andandoci in maniera determinata per fare sì che siamo noi ad uscire vincitori”

“Lo stato d’animo è quello post sconfitta: contro il Milan nel primo tempo si è fatto non bene e questo non ce lo possiamo permettere, come già accaduto contro il Benevento; a fine gara si può anche perdere contro una squadra come il Milan, ma di certo non possiamo concedere il primo tempo, così come non possiamo concederlo a nessuno. Questo non fa parte del nostro dna, se ciò è successo ne siamo tutti responsabili, io per primo e domani dobbiamo fare in modo che questo non accada. Domani ci devono essere 95 minuti di concentrazione, determinazione, stando presenti con la testa nella partita senza ragionare su altro. Di fronte abbiamo una squadra forte sulla carta, con delle problematiche perché vengono da 4 sconfitte, hanno fatto un’ottima prestazione contro l’Inter”

“I primi tempi contro Benevento e Milan? Ognuno di noi credo debba sentirsi responsabile in questo momento; un allenatore lo fa a prescindere dal risultato finale. Da allenatore devo andare a cercare le motivazioni per le quali a Benevento si è fatto veramente poco anche se ci poteva essere l’attenuante dei nazionali rientrati da poco o della pausa. Non è che la squadra avversaria abbia fatto qualcosa in più di noi, ma contro il Milan sapevamo che giocavamo contro una squadra importante e dovevamo recuperare i punti lasciati a Benevento, dunque mi aspettavo un atteggiamento diverso nel primo tempo, mentre invece è quel che è successo nella ripresa”

“Sulle condizioni della squadra ci sono comunicazioni giorno per giorno in merito, quel che devo fare io è capire gli undici che mi hanno dato più garanzie per la gara di domani, sarà una partita nella quale bisogna avere qualcosa in più sotto l’aspetto della motivazione, chi mi dà più affidabilità per la partita di domani sarà molto probabilmente tra gli undici titolari, poi ci sono altre scelte legate al fatti che qualcuno si è allenato solo ieri, aspettiamo domani. Più che ragionare sulla partita dell’anno scorso lo farei sull’ultima e penultima che abbiamo giocato, in questo momento abbiamo buttato tante occasioni, domani questo non ce lo possiamo permettere, va affrontata come una finale senza pensare al futuro, cercando di limitare degli errori e sfruttando le occasioni da gol perché nelle ultime due gare l’aspetto che ti fa più riflettere è il fatto che si è costruito di più della squadra avversaria ma in una abbiamo pareggiato e nell’altra abbiamo perso. Dal punto di vista della voglia di portare a casa il risultato e del non concedere domani dobbiamo fare una partita completa. Per fare sì che le ultime tre giornate di campionato siano decisive, il tutto passa dalla partita di domani. Da quando sono arrivato ci sono dei numeri importanti da valutare, ma quel che conta, il numero più importante, è quello dei tre punti. In questo momento quel che abbiamo fatto non è bastato per portare a casa la vittoria, quindi bisogna migliorare”.

Se avessi avuto due punte strutturate sempre, credo che si sarebbero viste in campo assieme più spesso, non sempre è dipeso da una volontà mia, se la condizione fisica di entrambi lo permette è una situazione che si può verificare ma bisogna avere anche l’eventuale alternativa, ovvero il poter sostituire uno dei due in caso di necessità. Sappiamo di avere due punte fuori come Inglese e Zirkzee, quindi si ragiona in base ai chi può scendere in campo”.

Un dubbio che mi porto sempre è quello di Dierckx, contro il Milan se avete osservato bene c’era un giocatore in più che si riscaldava ed era lui, questo significa che se chi ha giocato e aveva un problema avesse dato forfait ci sarebbe allora stato lui titolare. Dan è un giocatore di prospettiva, molto forte, bisogna cercare di non bruciarlo, ha avuto una crescita esponenziale, l’ha dimostrato contro il Sassuolo con personalità e freddezza nonostante sia un 2003. Ci sono crescite importanti di altri giocatori, penso a Busi che è un altro giocatore che mi mette in difficoltà per giocare dall’inizio o meno, ma anche Dennis Man. La cosa più importante è andare a Cagliari e cercare di fare risultato per il presidente e per i tifosi”

 (Getty Images)
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