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Parma, Faggiano: “Non dipendiamo da Gervinho e Inglese. Mio rinnovo? Conta il rapporto con la società…”

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"I ragazzi devono capire che devono mettersi sempre in gioco e mai accontentarsi"

Redazione ITASportPress

Due sconfitte consecutive maturate contro Atalanta e Lazio, ma in casa Parma non c'è allarmismo. La situazione in classifica è ancora piuttosto tranquilla anche se l'obiettivo della società è di migliorare sempre di più e magari stupire con un piazzamento finale che vada oltre la semplice salvezza. A parlare del momento della squadra è stato il direttore sportivo Daniele Faggiano, che a Tv Parma ha commentato l'attualità ducale e si è espresso anche sul proprio futuro e sul mercato.

MERCATO - "Di mercato non si parla nello spogliatoio fino al 31 dicembre, i giocatori devono stare tranquilli per arrivare tutti insieme al nostro obiettivo. Veniamo dalla B in cui abbiamo fatto degli investimenti e dobbiamo puntarci, per non fare dei capitomboli come in passato. Siligardi sta facendo bene e gli altri subentranti devono far meglio, ma non è semplice se si gioca solo dieci minuti. Comunque ne parliamo al massimo io e il mister". Una chiusura totale poi sul possibile interessamente del club per Donati: "Donati non ci interessa".

DIPENDENZA - Gli ottimi risultati ottenuti fino a due giornate fa sono stati merito anche del due d'attacco Gervinho-Inglese. Non appena questi non sono scesi in campo, sono arrivate due sconfitte. "Dipendenza da loro due? Dobbiamo diventare dipendenti da tutti, i ragazzi devono capire che devono mettersi sempre in gioco e mai accontentarsi, anche Barillà deve prendere queste belle prestazioni come un punto di partenza. Allestire una rosa non è facile e io ci soffro perché bisogna rinunciare a delle persone importanti a cui siamo legati, come Giorgino e Corapi ad esempio, ma bisogna pensare a tanti parametri".

FUTURO - "Il mio rinnovo? Se si instaura un rapporto solido con un aspetto affettivo, non c'è bisogno di contratti lunghi. Il rapporto vero che ho con la società, rapporto da amici, non lo voglio rovinare per un contratto. Non ho mai pensato ad andare via con la difficoltà societaria dell'estate, le offerte ci sono e ci saranno ma non le ho mai prese in considerazione e il contratto non influisce con la mia voglia di vincere e raggiungere l'obiettivo".