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Pescara, Muntari: “L’arbitro doveva avere il coraggio di fermare la gara”

"Mi ha detto che non dovevo parlare con il pubblico. Gli ho chiesto 'ma tu non hai sentito?'"

Redazione ITASportPress

Ennesimo episodio di razzismo durante una partita di calcio. Questa volta la vittima è Sulley Muntari. Il centrocampista ghanese, nel corso di Cagliari-Pescara ha deciso di lasciare anticipatamente il campo quando alcuni tifosi hanno iniziato ad intonare cori di stampo razzista. L'ex Milan ha protestato con l'arbitro e il quarto uomo, lasciando la sua squadra in 10 uomini. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Muntari ha raccontato la vicenda: "Avete visto tutti quello che è successo.  tifosi facevano i cori durante il primo tempo. C'era un bambino piccolo che li faceva con i genitori vicino. Allora sono andato lì e gli ho detto di non farlo. Gli ho dato la maglia, per insegnare che non si fanno queste cose. Serve dare esempio per farli crescere bene. Nella ripresa è successo con la curva del Cagliari e ho parlato con l'arbitro. E lì mi ha fatto inc******. Mi ha detto che non dovevo parlare con il pubblico. Gli ho chiesto 'ma tu non hai sentito?' Ho insistito dicendogli che doveva avere il coraggio di fermare la partita. L'arbitro non serve solo a stare in campo e fischiare, deve fare tutto. Anche sentire queste cose ed essere da esempio".

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