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Preziosi: “Per il Genoa pronto a fare passo indietro. Salvezza? Mi affido all’esperienza di Perin, Masiello e Behrami”

Preziosi (Getty Images)

"Nicola? Poteva venire prima di firmare per l'Udinese ma aveva dato la parola"

Redazione ITASportPress

Lunga ed interessante intervista rilasciata dal patron del Genoa Enrico Preziosi ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Il numero uno del Grifone ha fatto il punto sulla ripresa del calcio italiano e, ovviamente, di tutte le tematiche centrali del suo club. Dall'allenatore, alla squadra, passando per la lotta salvezza.

Preziosi: retroscena Nicola

 Nicola Genoa (getty images)

"I modi del mister potrebbero essere definiti 'pragmatismo dolce'? Concordo. Nicola ha modi gentili, ma non è una mia scoperta dell’ultimo momento. Non sapete che già prima del suo arrivo a Udine (novembre 2018, n.d.r.) avevo avuto contatti con lui. La conoscenza c’era, e sarebbe venuto volentieri a Genova. Ma aveva già dato la sua parola all’Udinese", ha rivelato Preziosi sul mister che sta convincendo e che nelle ultime partite prima dello stop aveva risollevato le sorti del Genoa.

Salvezza e futuro

E ancora sulla stagione e sulle chievi per arrivare alla salvezza: "Se vuole affrontare una situazione di difficoltà in un mare tempestoso, servono buoni naviganti, dunque anche persone con esperienza", ha spiegato Preziosi in merito alla rivoluzione del Grifone nel mercato di gennaio. "Behrami ha 35 anni, Masiello 34: hanno dato entrambi un forte contributo alla causa e, fatto importante, sono legati al Genoa. Non solo: nessuno dei due è venuto qui pensando alla carriera, ma solo per fare il proprio dovere, come esempio anche per gli altri. Ma devo citare anche Perin: è legato al Genoa in modo viscerale, non è tornato per opportunità, ma per amore. Un valore aggiunto: gente di cui ti puoi fidare". E sul futuro del club e sulla sua posizione: "13 anni di Genoa nonostante il rapporto non sempre facile con i tifosi? Nel calcio la riconoscenza non si può riscontrare nel tifoso moderato, che fa il confronto con altre realtà e ha il desiderio di risultati migliori. Si viene giudicati in qualche maniera sulla base dei risultati, ed a volte non bastano tredici anni di sacrifici, personali e della mia famiglia. Mi auguro che prima o poi questo venga compreso: spero che si vada verso un futuro migliore per il Genoa. Laddove ce ne fosse la possibilità, sono pronto a fare un passo indietro".