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Ranieri: “All’Inter manca Modric, il Milan mi piace molto. Sul mio futuro…”

"In Premier League tifo Sarri"

Redazione ITASportPress

Claudio Ranieri potrebbe presto tornare ad allenare un club. Si parla di lui in ottica Sporting Lisbona, ma ultimamente anche in direzione Francia, sponda Bordeaux. Intanto, l'ex tecnico del Nantes si gode il calcio europeo, dalla Premier League alla Serie A naturalemente. In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l'allenatore ha parlato di questo inizio di stagione con particolare attenzione in casa Juventus e alla partenza stentata delle milanesi.

JUVENTUS - I bianconeri con Ronaldo hanno vinto due gare, ma il portoghese ancora nonha  segnato: "Mi pare davvero un’inezia. La Juventus ha acquistato Ronaldo per molte ragioni: leadership, forza fisica, mentalità, esperienza internazionale. Verranno anche i gol. Ronaldo deve solo conoscere meglio il campionato italiano". "Pjanic? È stato intelligente Allegri a disegnargli questo ruolo, ma la Juventus è una società in cui le decisioni importanti da prendere sono sempre precedute da un’analisi profonda. Pjanic è una risorsa eccellente: tempi di gioco, protezione della difesa, equilibrio".

INTER - "Mi pare che si stiano riproponendo gli stessi problemi della scorsa stagione. Tocca a Spalletti trovare la soluzione. Il primo tempo con il Torino è stato magnifico, ma poi è cambiato tutto". "Il mancato arrivo di Modric? Modric avrebbe sicuramente inciso in profondità. Non conosco bene i dettagli dell’operazione, ma ho l’impressione che concentrarsi a lungo su un fuoriclasse come lui abbia escluso la ricerca di una soluzione alternativa"

MILAN - "Il Milan mi piace molto. E mi piace moltissimo Gattuso, per grinta e organizzazione tattica. Gli va solo dato il tempo giusto. Il Milan farà una grande stagione: ora c’è una società solida e sono tornati alla base ex calciatori di esperienza internazionale".

NAPOLI - "L’impresa con il Milan è stata eccezionale. Ribaltare lo 0-2 in 3-2 in un tempo è una reazione da squadra vera. L'esperienza di Ancelotti? Carlo è una garanzia. È un ottimo equilibratore e nel calcio moderno è una dote preziosa".

ROMA - Parentesi anche sui giallorossi e sulla recente cessione di Strootman: "Mi dispiace davvero che Strootman sia andato via. Era diventato romanista dentro. Ma, soprattutto, appartiene a quella categoria di giocatori che non devi mai perdere. Kevin era una bandiera, un punto di riferimento e un professionista esemplare. Sul tema business non intervengo, ma dal punto di vista tecnico non avrei mai rinunciato a Strootman. Considerazione finale: gli acquisti di Sabatini si sono rivelati un affare per la Roma".

VAR - "Io sono sempre stato pro Var. In Inghilterra sono stati spiazzati dall’introduzione negli altri campionati e ora vogliono valutare come funziona all’estero".

PREMIER LEAGUE - "Sabato vedrò Chelsea-Bournemouth. Sarri è entrato con il passo giusto nell’ambiente dei Blues". E poi c'è Zola: "Zola è una persona seria ed è giusto che uno come lui lavori nel Chelsea". Il Manchester United? Mou sta lottando, come sempre. Da quello che leggo non ha avuto i giocatori che voleva. Per me Mou resta un grandissimo allenatore".

FUTURO - "Mi considero un allenatore europeo. Ho avuto richieste fuori dall’Europa e non le ho accettate. Mi stimola molto la Germania, anche se il problema della lingua non è indifferente. E mi incuriosisce il Portogallo, dove ci sono grandi campioni e ottimi tecnici".