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Ranieri: “Pirlo grande giocatore, ma non è detto diventi grande allenatore. Sulla mia Samp…”

Ranieri (Getty Images)

Il mister blucerchiato sulla prossima stagione dei suoi e sul neo allenatore della Juventus

Redazione ITASportPress

Carico, sincero e pronto ad una nuova stagione. Claudio Ranieri, mister della Sampdoria, ha parlato ai canali ufficiali del club in vista del prossimo campionato. Situazione dei calciatori, programmi sul mercato e anche una parentesi dedicata ad Andrea Pirlo, neo mister della Juventus.

Ranieri e la sua Sampdoria

 Ranieri (Getty images)

"Quest'anno si riparte con ancora più determinazione sperando che il pubblico di tutta Italia possa rientrare negli stadi", ha esordito Ranieri. "Mi aspetto un campionato strano, finché non ritornano i tifosi è un calcio che non ha quel classico sapore. Tu giochi ma lo fai anche per il pubblico, per essere trascinato, per invogliare e trascinare. I ragazzi sono carichi di autostima e dobbiamo fare una grande partenza".

Sullo ritorno ai lavori e un ritiro anomalo: "Si tratta di una preparazione particolare. Dopo il lockdown i ragazzi si sono allenati bene con un programma a casa, siamo ripartiti per finire il campionato, ci siamo salvati. Giocare ogni tre giorni era una cosa assurda. Vi devo dire una cosa che non ho mai detto ma ci sono state delle volte in cui siamo ritrovati ad arrivare alle 4 o alle 5 del mattino dovendo poi giocare mercoledi. E i recuperi dove sono? ". E poi: "Abbiamo staccato per tre settimane. Abbiamo smaltito la fatica mentale e fisica e ora torniamo a fare la vita di tutti i giorni. Qui al centro di allenamento. Non volevamo stressarli sotto l'aspetto fisico portandoli da qualche parte al fresco per poi tornare al caldo. Così non ci sarà il problema del doversi ri ambientare".

Sul mercato, Ranieri non si nasconde: "Il presidente è il primo tifoso, non vuole soffrire neanche lui, per cui mi aspetto dei regali sperando che riesca a farli".

Ma dopo qualche aspetto tattico sui blucerchiati, la parentesi anche su Pirlo, scelto come mister dalla Juventus: "Sarà chiamato ad un mestiere nuovo, non è detto che essendo stato un grande giocatore diventi un grande tecnico. Io comunque glielo auguro. Credo che dipenderà da quanto tempo ci metterà a calarsi nel ruolo, mi è sempre sembrato un giocatore molto intelligente quindi non faticherà a trovare il feeling coi giocatori della Juventus".