Croce e delizia. Delusioni clamorose alternate a prodezze contro ogni legge fisica. Alvaro Recoba ha abituato i tifosi delle squadre in cui ha giocato a numerosi alti e bassi. I supporters dell'Inter se lo ricordano con immutato affetto a tanti anni di distanza. L'ex fuoriclasse uruguaiano ha rivelato che la sua avventura con i nerazzurri ha rischiato di non esserci o di interrompersi presto. Queste le sue parole nel corso della diretta Instagram con canale Mario_Inter_YouTube: "Il mio procuratore mi aveva parlato di due possibilità: Inter e Juventus. Ero un ragazzino, avevo 20 anni. Non ti accorgi di dove vai, non lo sai. Il calciatore fa una carriera particolare, i fenomeni di adesso non sapevano di arrivare così lontano. Se mi avessero detto di fare questa carriera all’Inter per tanti anni non me lo sarei mai immaginato. Anzi, è andato meglio di quanto immaginavo a 4 anni. E poi nel 2001, mi sembra, si era parlato di un mio trasferimento al Barcellona. Moratti era molto amico del presidente, ma ha detto subito di no, dopo due secondi".
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Recoba ammette: “Preferii l’Inter alla Juve. Nel 2001 vicino al Barcellona”
Le parole dell'ex attaccante nerazzurro
5 MAGGIO - Per il "Chino" un solo grande rammarico: lo scudetto 2002 perso all'ultima giornata contro la Juventus: "Sono state dette tante inesattezze, come che prima della partita altri avevano ottenuto risultati favorevoli per aiutare qualcuno e altre cose. Noi siamo andati a Roma, la Lazio lottava per l’Europa. Siamo partiti alla grande, abbiamo fatto goal e stavamo giocando bene. Poi è arrivato il pareggio. Abbiamo realizzato il 2-1 e potevamo farne altri. Poi c’è stata una giocata sfortunata sul 2-2, un errore. Ci stavamo giocando lo scudetto. Non parlerei di colpa di Gresko, ma di tutti quelli che erano in campo. Non è mai colpa di uno solo. Il 3-2 è stato un colpo duro. Lì abbiamo capito che non era semplice, poi è finita sul 4-2".
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