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Rinvii Serie A, Cellino rincara la dose: “Decisioni per favori politici. Agnelli voleva giocare”

Le parole del presidente del Brescia riguardo ai rinvii di Serie A.

Redazione ITASportPress

Il caos rinvii ha creato parecchi malumori tra i vari club di Serie A. Per molti la scelta di rinviare gran parte della scorsa giornata è stata vista come un modo di falsificare il campionato. Su questo argomento è tornato a parlare Massimo Cellino. Il presidente del Brescia, in merito alla partita tra Juventus-Inter, ha dichiarato che il presidente Agnelli avrebbe voluto giocare anche a porte chiuse.

NON SOLO JUVE-INTER - Queste alcune delle due dichiarazioni a GR Parlamento: "La cosa che mi mortifica è che questo rinvio non è stato fatto da Dal Pino come fresco presidente della Lega che non conosce il calcio ma da chi però il calcio lo conosceva bene e lo doveva consigliare meglio. Non potevano rinviare queste partite perché era già deciso che si giocassero a porte chiuse per limitare i danni del possibile contagio. Invece a 10 ore di distanza sono state cancellate tutte le partite perché il problema era Juventus-Inter non le altre quadre. Mi mortifica perché in campionato ci sono 20 squadre e non due. Se si continua a fare calcio solo per due club e non per le altre, il problema è serissimo. L'unica soluzione adesso è quella di recuperare tutto il prossimo weekend e fare slittare il campionato".

AGNELLI - "Io ho parlato con Agnelli personalmente. Non sono molto simpatizzante della Juventus, però lui mi ha detto che avrebbe giocato anche a porte chiuse. Il problema è che attraverso uno stadio il contagio può essere amplificato, quindi o chiudiamo il campionato, e non è possibile o si gioca tutto a porte chiuse".