Può definirsi il portiere più forte del mondo, almeno in questo momento. Alisson Ramses Becker, per tutti solo Alisson, portiere della Roma e della nazionale brasiliana, è senza dubbio la rivelazione dell'ultima stagione del calcio europeo. Corteggiato sul mercato dai più importanti club, tra cui soprattutto il Real Madrid, il portiere è concentrato sul Mondiale ma, intervistato da La Repubblica ha confessato alcuni particolari sul suo stile di gioco e un retroscena che riguarda la sfida in Champions League della passata stagione tra Roma e Liverpool.
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Roma, Alisson confessa: “Non ho dormito per giorni dopo la sfida contro il Liverpool…”
Il portiere giallorosso e della nazionale verdeoro rivela alcuni particolari della sua carriera
BRAVO COI PIEDI - "Gioco da difensore, partecipo, cerco di fare presenza sugli attaccanti, partecipo al gioco. Li tocco. Mi faccio sentire. Cerco di dare fastidio, di disturbare, non c’è la mia porta e poi la loro zona del campo. Io non ho paura di usare i piedi, non mi viene l’ansia se non devo toccare il pallone con le mani, anzi mi impongo di non strafare. La nostra tradizione è quella. Ma l’Europa da noi in passato ha sempre cercato attaccanti e numeri dieci. Se giocavi in porta voleva dire che eri un asino a pallone. Devo dire grazie a Taffarel, allenatore dei portieri del Brasile, che stimo molto come uomo e al preparatore Marco Savorani, che nella Roma ha finalizzato le mie caratteristiche. Si è messo dietro la porta e mi ha dato i consigli. Un conto è lavorare con i piedi, un altro è mettersi a disposizione delle necessità della squadra. Indirizzare i tiri dove serve".
NOTTI INSONNI - Ricordando i sette gol presi dal Brasile e da Julio Cesar contro la Germania: "Non li ha subiti solo lui, ma tutto il Brasile. Io ero a casa davanti alla tv e ho visto tutta la partita. Certe cose restano nella pelle, puoi ripeterti che non è la fine del mondo, ma senti lo schiaffo. Chiaro che il paese non dimentica, che io non difendevo quella porta e che quella Germania era forte.
Quando io ne ho presi cinque dal Liverpool ho vissuto un’esperienza quasi simile e non ho domito per giorni. Passavo le notti a chiedermi: quale gol potevo evitare? Fortuna che poi rigiochi e puoi riscrivere la storia".
Alisson insuperabile tra i pali
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