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Roma, Di Francesco: “Voglio una squadra col sangue agli occhi”

Di francesco, Getty Images

"L'Inter finora ha dimostrato di essere più forte di noi"

Redazione ITASportPress

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida dell'Olimpico contro l'Inter. Dopo il ko con l'Udinese del passato turno e quello, quasi indolore, contro il Real Madrid in Champions League, i giallorossi vogliono ripartire ma per farlo dovranno superare un avversario ostico come i nerazzurri degli ex Spalletti e Nainggolan.

AL MASSIMO - "Sarà una partita in cui dovremo avere il sangue agli occhi, in chi dovremo dare tutto, senza doverci rimproverare nulla. Questa volta conta vincere, anche più del giocare bene. E probabilmente vincerà chi sbaglierà di meno. Mi andrebbe bene anche vincere come hanno fatto loro la scorsa stagione, quando l’Inter vinse una gara che meritavamo di portare a casa noi. La squadra di Spalletti è sicuramente cresciuta, ha più aggressività, sulla carta doveva essere l’anti-Juve. Di Certo finora ha dimostrato di essere più forte di noi".

CHI GIOCA - Under giocherà titolare. Gli ho dato uno schiaffo affettuoso e ora ha bisogno di sostegno. Ma è uno di quei giocatori che prende iniziativa si dà da fare, anche sbagliando le scelte e stiamo lavorando. Perotti e Pastore hanno problemi che si portano dal passato, Dzeko mi ha chiesto di riposare".

SINGOLI - Negli avversari mancherà Nainggolan "Radja è un grande calciatore, si vede che ancora non ha brillantezza a causa di una serie di infortuni che non gli hanno permesso di allenarsi con continuità. Ma sul valore del calciatore non si discute". Ma ci sarà Politano, che Di Francesco conosce molto bene: "Diciamo che sono stato io il primo a mandarlo via dalla Roma, nel senso che appena l’ho visto a Sassuolo ho chiesto subito di riscattarlo. È un ragazzo che ama la Roma e che veniva a vedere le partite di nascosto. Quando era giovane aveva delle potenzialità ancora inespresse, nel senso che non sapeva bene chi fosse. Oggi sta facendo vedere chi è, purtroppo altrove, ma gli faccio i miei complimenti. Ci sono legato".

FUTURO - "Se sono sereno per il mio futuro? Lo sono, anche se la serenità forse non è lo stato emotivo corretto per descrivere ciò che sto vivendo. Nel senso che mi girano tanto per il momento della squadra, ma per il mio futuro sì, sono sereno. Ma so che la sfida con l’Inter è determinante per cambiare passo e mi auguro che succeda".