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La presentazione

Roma, ecco Mourinho: “Lavoriamo e seminiamo. Conte? Nessuno come me all’Inter”

(Getty Images)

Il tecnico della Roma José Mourinho si presenta alla stampa

Redazione ITASportPress

A Roma è iniziata ufficialmente l'avventura di José Mourinho. Il tecnico portoghese si siede sulla panchina giallorossa e si presenta alla stampa in una conferenza: "Voglio ringraziare i tifosi. Il mio arrivo a Roma è stato eccezionale. Non ho ancora fatto nulla per meritarmi questo, mi sono sentito subito in debito perché l'accoglienza è stata davvero emozionante. Ringrazio per questo i tifosi, poi anche la Roma per la fiducia. Questa accoglienza mi ha colpito veramente. Sono qui perché sono vicino alla Statua di Marco Aurelio, nulla viene dal nulla e nulla ritorna nel nulla. Questo ha un significato molto simile a quello che ho sentito quando ho parlato col club. Mi ha colpito quello che vogliono dal club, quello che è il progetto chiaro, il non dimenticare mai il passato fantastico di questo club e il costruire il futuro. Il tempo nel calcio non esiste, ma in questo caso sì ed esiste in un modo fondamentale: la proprietà non vuole successo oggi, ma domani con una situazione sostenibile. La proprietà vuol fare qualcosa con passione e questa è la ragione principale che mi ha portato qui. Ora è tempo di lavorare, insieme ai miei, ovvero tutti coloro che lavoreranno con me e con la Roma. Questa città è stato uno dei motivi nel vedermi qui? Rispondo di no. E' una città importante, ma non sono qua in vacanza o per turismo. Sono qua per lavorare".

 (Getty Images)

OBIETTIVI

Mourinho spiega anche quali saranno i prossimi obiettivi da conseguire: "Lavorare, seminare e aspettare il tempo per raccogliere i frutti. Ho un contratto triennale, ovviamente sarà la società a decidere il futuro ma ho firmato 3 anni. Qua non si vince da tanti anni, serve capire perché la squadra è arrivata a 29 punti dalla vetta. Devo chiedermelo e devo trovare le risposte, il club e i dirigenti sanno che c'è molto lavoro da fare ma vogliamo arrivare a dei titoli. Vincere immediatamente normalmente non succede, anche se nel calcio mai dire mai".

PARAGONI

Infine Mourinho risponde alle domande sul confronto con Antonio Conte e sulla sfida con Cristiano Ronaldo: "Nelle storie dei club ci sono degli allenatori di cui non devi parlare mai. Qua non puoi paragonare nessuno a Liedholm o Capello. All'Inter non puoi paragonare nessuno a me o a Herrera. Ronaldo non deve preoccuparsi di me perché non gioco difensore centrale, sono troppo scarso e troppo vecchio".

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