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Serie A

Roma, Mourinho: “Ho provato vergogna perchè ci hanno tolto il diritto di vincere”

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La Roma pareggia a Napoli e centra il dodicesimo risultato utile consecutivo stagionale.

Redazione ITASportPress

Sfogo del tecnico della Roma, Josè Mourinho dopo il match pareggiato 1-1 a Napoli con alcune decisioni arbitrali che hanno lasciato tanti dubbi al mister. "Credo che la mia squadra sia stata fantastica. Dopo la partita di giovedì, il campo oggi sembrava l’Everest. Ma la squadra è stata fantastica: grande qualità, grande carattere, una condizione fisica e mentale incredibile. Volevamo di più, ma abbiamo preso quello che è stato possibile. Sono tremendamente orgoglioso di questi ragazzi". Poi il commento sull'arbitro: "Ci sono delle squadre che giocano per vincere lo Scudetto. Noi no. Però, noi abbiamo il diritto di giocare per vincere le partite. E oggi mi è sembrato di no. Oggi mi è sembrato che noi non avessimo il diritto di giocare per vincere questa partita. Ho anche letto qualcosa di gente con responsabilità nei giornali, come: ‘Il campionato si deciderà se un arbitro sbaglierà contro le tre che giocano per lo Scudetto’. Il campionato si decide anche se gli arbitri sbagliano a favore delle squadre che giocano per vincere lo Scudetto. E oggi sembrava che fosse impossibile vincere, per noi. Non voglio parlare troppo, però il signor Di Paolo, per non dire il signor Di Bello… In qualche momento della partita ho provato vergogna di essere lì”.

C’è qualche episodio in particolare?

“Quanti vuoi che te ne dica? Due? O tre? O di più? Ok, te ne dico tre. Rosso a Zanoli. Nel primo tempo è giallo, lo sarebbe su qualunque campo del mondo, e nel secondo tempo sarebbe il secondo giallo. Poi, il rigore non fischiato a Zaniolo è rigore. Perché sì, il portiere para, ma dopo la palla è libera per Zaniolo che la attacca e che potrebbe fare gol, e c’è il contatto con il portiere prende palla, poi c’è contatto: niente.

E c’è di più. C’è molto di più. E per me basta. Un po’ di rispetto. Oggi abbiamo giocato senza i nostri tifosi - oggi erano a casa  e noi lavoriamo tanto: io voglio avere il diritto di giocare. Purtroppo, non siamo stati bravi a sufficienza durante un periodo di formazione di questa squadra e non possiamo lottare, purtroppo, per vincere lo Scudetto. Ma vogliamo lottare per vincere le partite. Io voglio avere il diritto, sabato (con l’Inter, ndr), di vincere la partita”.

E lei ritiene che in certi momenti questo diritto le sia stato tolto?

“Sì, sì. Sì”.

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