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Sacchi: “Prandelli uomo sensibile ma lo stress se viene gestito è un potente carburante”

Sacchi (getty images)

L'ex tecnico del Milan dice la sua su Prandelli

Redazione ITASportPress

"Arrigo Sacchi ha smesso presto di allenare dopo i tanti successi con il Milan. L’ex ct dell’Italia vice campione del Mondo in Usa ha condiviso il suo pensiero sulla scelta di Cesare Prandelli di abbandonare forse per sempre la panchina non riconoscendosi più con questo calcio. Sacchi alla Gazzetta dello Sport ha detto: «Non so che cosa gli sia capitato, mi sento però di mandargli un forte abbraccio. È un uomo molto sensibile, sta vivendo un momento particolare e bisogna rispettare le sue scelte. Lo stress, se viene gestito, è un potente carburante. Quando, invece, finisce che ti mette con le spalle al muro allora bisogna fermarsi. Lottare non serve a nulla, si deve soltanto recuperare la serenità».

"IL SUO STOP - «Allenavo il Parma, giocammo a Verona, vincemmo 2-0, doppietta di Di Vaio e non provai nessuna emozione. Capii che ero arrivato al capolinea, non avevo più nulla da dare. Sono sempre stato un perfezionista, pretendo il massimo da me stesso e dagli altri. Dopo tanti anni, il mio corpo mi ha lanciato un segnale. Durante la carriera io pensavo soltanto al calcio, non ammettevo altre distrazioni: in trent’anni sarò andato al cinema 3-4 volte, eppure ero un appassionato di film. C’era soltanto il pallone, avevo escluso tutto il resto: non mi dava tregua, non avevo pace, dormivo pochissimo».

 Prandelli, getty images