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Sampdoria, Ferrero: “Basta rompere con la cessione della società. Qui per portare in alto il club…”

"Perché non si dicono le cose belle che ho fatto?"

Redazione ITASportPress

Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è intervenuto a margine della conferenza stampa di Marco Giampaolo in vista della gara contro l'Atalanta, per smentire, ancora una volta, le voci su una presunta cessione della società.

Il patron blucerchiato, col suo solito modo istrionico, ha chiarito e negato ogni possibilità di vendita del club, almeno fino a quando non avrà ottenuto "un riconoscimento".

SFOGO - "Ho grande ammirazione per il lavoro dei giornali, ma non rompete più i coxxxni sulla questione della cessione della società. Non è possibile che tutti i giorni io debba vendere la Sampdoria. Ma perché non dite mai una volta che ho preso lo stadio? Perché non si dicono le cose belle che ho fatto? Io ho solo una legge che è quella del fare. Capisco che i miei siano modi poco urbani, ma sono regolari per la legge. Io voglio ottenere qualcosa per la Sampdoria. Tutte le mattina dite che Ferrero vende la società ma ditemi il nome di chi compra. Tutti i giorni vendo a qualcuno. Ve lo chiedo con gentilezza: fate il lavoro vostro, se ci sarà una vendita della Sampdoria sarete i primi a saperlo. Facciamola finita di scrivere queste stronzate".

OBIETTIVO - "Quando avrò fatto tutto quello che voglio fare e quando con mister Giampaolo, che lavora per insegnare calcio, avremo la fortuna di avere un riconoscimento le cose che ho fatto si vedranno. Ieri c’erano i petrolieri e non hanno fatto nulla. A me contestano i tifosi ma io li amo, se parlano i tifosi vuol dire che mi vogliono bene. . Completeremo la nostra opera. Io non sto qui a sperare che qualcuno mi dia un sacco di soldi. Sono uno che ha fatto un percorso fortunato e diverso, se ho avuto la fortuna di avere cento lire le ho sempre regalate. Non rompete più con la vendita della Sampdoria. Ognuno di noi fa qualcosa di importante. Non lo dite che ho fatto qualcosa di bellissimo. Ho cambiato il linguaggio del calcio. Fate i bravi. A me la Sampdoria non l’hanno regalata. Mi sono accollato i debiti e 99 giocatori, diciamo così, poco pratici".