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Sampdoria, Giampaolo: “Juventus? Non ci siamo mai scansati. Se fossi in Schick resterei…”

"Contro la Juve non ho mai vinto? Anche con l’Inter avevo sempre perso fino al trionfo di quest’anno"

Redazione ITASportPress

Dopo aver vinto il derby contro il Genoa nella scorsa giornata di campionato, la Sampdoria domenica pomeriggio ospiterà la Juventus allo stadio Luigi Ferraris. Il tecnico dei blucerchiati Marco Giampaolo ha rilasciato un'intervista sulle pagine de 'La Repubblica'; ecco un estratto: "Non ci siamo mai scansati nemmeno all’andata. Ma faceva comodo dirlo. In otto giorni affrontavamo Genoa, Juve e Inter, non potevamo reggere un impegno psicofisico di così alto livello con gli stessi giocatori. Se non li avessi ruotati nelle tre gare, rischiavo di giocarle male tutte le partite. In quella sfida ci fu il primo gol di Schick, attaccante di cui tutti ora parlano. Serve una prestazione collettiva super, la migliore della stagione, unita ad una perfezione individuale. Il tutto in una bolgia, con il nostro pubblico che ci trascina. Il connubio deve creare l’onda perfetta. Contro la Juve non ho mai vinto? Anche con l’Inter avevo sempre perso fino al trionfo di quest’anno".

FILOSOFIA DI CALCIO - "Pensato collettivamente con dentro tanta qualità individuale. Mai disperdere l’aspetto ludico del gioco, perché dentro il calciatore c’è un bambino che vuole divertirsi. Un calcio in tre fasi: possesso, non possesso, transizione. Il non possesso è più razionale, il possesso è legato a qualità individuali e idee, la transizione è tutta mentale, la voglia di riconquistare la palla nel minor tempo possibile. Il gol di Muriel nel derby è figlio di questo lavoro". 

MURIEL E SCHICK - "Muriel non ha mai il braccino corto. Sbaglia un dribbling e ci riprova subito. Schick è in crescita esponenziale, la Samp è il trampolino ideale. Fossi in lui, resterei qui almeno ancora un anno".

L’intervista completa in edicola con "La Repubblica"

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