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Sassuolo, Obiang non si nasconde: “Non siamo più outsider. De Zerbi ci ha chiesto salto di qualità”

Sassuolo Obiang (getty images)

Il centrocampista sulle ultime stagioni dei neroverdi e gli ottimi risultati ottenuti sotto il profilo del gioco e della classifica

Redazione ITASportPress

Il centrocampista del Sassuolo Pedro Obiang ha concesso una lunga intervista a Onda Cero in cui ha parlato del momento della squadra neroverde e del cammino del club sotto la guida del tecnico Roberto De Zerbi.

Obiang: "Non siamo più outsider. De Zerbi vuole il salto di qualità"

 Sassuolo Obiang (getty images)

"In Italia il Sassuolo si sta facendo un nome. Ultimamente diamo anche fastidio alle grandi e, se riusciamo a fare bene anche durante questa stagione, le avversarie non ci vedranno più come una outsider", ha detto Obiang con grande orgoglio e convinzione. "Mister De Zerbi? Lui è giovane e ha fame. Ha costruito la squadra nei minimi dettagli, e ora ci ha chiesto un salto di qualità. La sua filosofia prevede di mantenere sempre il possesso della palla, e questo concetto mi entusiasma. Il mister è molto meticoloso". E ancora: "Per fare un sempio. Dopo il gol di Leao (contro il Milan ndr) ci siamo guardati e ci siamo detti: 'dopo ci ucciderà…'. Avevamo preparato tutto nel dettaglio, perché sapevamo che contro il Milan sarebbe stato davvero difficile. Dopo la partita ci ha detto che abbiamo pagato il prezzo del non 'essere grandi' come loro, nonostante il fatto che attualmente occupiamo una buona posizione in classifica".

Ancora sul Sassuolo, sul calcio italiano e sui giovani neroverdi: "Molti sono sorpresi dal cambio che sta avvenendo nel calcio italiano. Negli ultimi due anni ci sono stati tanti gol e molto spettacolo. La squadra che ci rappresenta al meglio, sul piano internazionale, è l’Atalanta. Ora, per fare bene in Europa, non conta più soltanto saper difendere bene, e questo ideale sta pian piano prendendo piede, sempre con maggior forza".

"I nostri giovani? Abbiamo un gruppo di giocatori con un gran futuro davanti, e grazie alla mentalità del mister cresceranno ancora di più. Boga? Non c’è molto da dire, è capace di farti vincere una partita da solo. Raspadori? È molto utile, sa leggere molto bene il gioco. Locatelli rappresenta il nostro il calcio, dietro c’è Marlon, che è molto intelligente con la palla. Sinceramente sono rimasto sorpreso quando sono arrivato, il livello è molto alto". E su Locatelli nello specifico: "Lo sostengo molto, lo sprono e scherzo dicendogli che a breve, se continua così, mi dovrà girare qualche biglietto per qualche gara importante".

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