ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Serie A, campionato in tv d’estate un vero flop: persi 2 milioni di spettatori

(Getty Images)

Il Fatto Quotidiano – Serie A, lo share non premia il campionato: persi 2 milioni di spettatori

Redazione ITASportPress

Il Covid ha sgonfiato il pallone che non solo non ha rotolato sul campo per tre mesi, ma quando ha ripreso a farlo in piena estate sui terreni di gioco di Serie A, nulla è stato come prima a giudicare dalla passione dei tifosi seduti davanti alla tv.

TROPPA JUVE?

 Juventus (getty images)

Il Fatto Quotidiano di oggi pone l’accento sullo share delle partite di Serie A, che sarebbe diventato ormai sempre più basso a causa di partite scontate, ritmi da amichevoli e orari improbabili, così come anche per via della Juventus ormai sempre più lanciata verso l’ennesimo Scudetto di fila. Una causa del flop potrebbe essere la corsa al titolo tricolore ormai monotona.

Il quotidiano rimarca le partite scontate e i ritmi da amichevoli estive. "Se vi sta già venendo voglia di spegnere la tv, sappiate che è esattamente quello che hanno fatto milioni di tifosi. Due, per la precisione. La Serie A post Covid non interessa più: da quando è ripreso, il campionato ha perso quasi il 40% di spettatori, passando da circa 6,5 a 4 milioni di persone di ascolto medio cumulato a giornata. In Figc e Lega calcio assicuravano che sarebbe stato un successone: dopo tre mesi senza pallone, gli appassionati in crisi di astinenza si sarebbero piazzati sul divano e non si sarebbero persi una partita. I numeri dicono altro. La Lega da un paio d’anni non li pubblica più (da questi dipende parte della ripartizione dei diritti tv), ma Il Fatto Quotidiano è in possesso degli ascolti delle prime quattro giornate post-coronavirus. Rispetto a gennaio, il paragone è impietoso. Il calo si apprezza anche in riferimento alle stesse giornate nel girone d’andata: a parità di condizioni, cioè con le stesse partite, i dati sono sempre inferiori.

LE CIFRE

(Getty Images)

Soltanto il 27° turno, il primo post lockdown, carico d’attesa, ha retto il confronto; poi una curva in discesa, fino al record negativo dell’ultimo weekend, dove gli spettatori sono stati appena 3,5 milioni. È come se il tifoso avesse aspettato con ansia il ritorno del pallone, ma una volta visto di che si trattava sia scappato.

La Serie A infatti avrebbe perso il 40% degli spettatori, passando da una media di circa 6,5 milioni a 4 milioni di persone di ascolto medio a giornata. In particolare rispetto a gennaio c’è stato un calo incredibile di visione delle gare del campionato, anche se ovviamente attualmente bisogna concedere l’attenuante della stagionalità. I mesi estivi infatti non sono certo quelli migliori per la tv e un calo è ovviamente fisiologico. Forse però non ci si aspettava potesse avvenire in maniera così pesante.

IL PARERE DELL'AVVOCATO

 Avv. Di Cintio Facebook

L'avv. Cesare Di Cintio esperto di diritto sportivo ha commentato sulla propria pagina Facebook l'articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano: "Due milioni in meno di spettatori. I dati che riporta il Fatto Quotidiano sono chiari. Il nuovo calcio, senza tifosi e con afa, non fa impazzire i tifosi. Impennata di ascolti dopo tre mesi di astinenza? In Coppa Italia, poi il vuoto. L'ultimo turno si assesta sui 4 milioni, contro i 6.5 di media. Un calcio senza tifosi perde ritmo, passione, energia. E le tv non ringraziano.."

tutte le notizie di