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Serie A: dopo le polemiche il Var potrebbe avere le ore contate

Var (getty images)

L'ipotesi dell'Aia è di apportare alcune modifiche al protocollo cambiando la contestatissima dicitura attuale di intervento Var solo in "chiaro ed evidente errore"

Redazione ITASportPress

Si discute sempre sul protocollo di utilizzo del Var (Video Assistant Referee) che sta attraversando il suo peggior momento dall'introduzione in serie A. Come riporta Sportal.it, dopo il rigore evidente negato a Zaniolo nel Roma-Inter di due settimane fa, nell'ultimo turno la debacle è stata totale, con polemiche in Torino-Juventus e in Roma-Genoa. Nel derby della Mole due penalty non dati hanno fatto gridare allo scandalo il presidente granata Urbano Cairo, che è tornato a rispolverare il concetto di "sudditanza psicologica", mentre il patron del Genoa Enrico Preziosi è andato addirittura oltre, parlando di "malafede" e di "sistema sbagliato" dopo il match dell'Olimpico.

Tutti termini e polemiche che sembravano relegati al passato "pre-var" e che invece ora sono ricomparsi improvvisamente. All'Aia (Associazione Italiana Arbitri) si sono accorti che qualcosa non va e hanno inviato un dossier all'Ifab con possibili correttivi al protocollo. Lo riporta il Corriere della Sera.

L'ipotesi dell'Aia è di apportare alcune modifiche al protocollo cambiando la contestatissima dicitura attuale di intervento Var solo in "chiaro ed evidente errore" a una classificazione dettagliata di casi nei quali la tecnologia deve intervenire.

L’obiettivo, spiega il Corriere,  è di "allargare il raggio d'azione" della Var. L'Aia sta riflettendo poi sempre più concretamente sul progetto di allestire un pool specializzato di addetti alla Var, magari inserendo arbitri che hanno appena chiuso la carriera sul campo, in modo da avere davanti agli schermi solo profili esperti.  I vertici dell'Aia hanno infatti notato che quando l'addetto alla Var ha meno esperienza del direttore di gara, spesso è restio nel correggerlo o a invitarlo a vedere il video.

La crisi è sotto gli occhi di tutti e finora né il capo degli arbitri Nicchi né il designatore Rizzoli hanno replicato alle parole dei presidenti furiosi. Rizzoli ha ammesso però che l'errore umano è stato decisivo: "Cairo e Preziosi? Non scendo al loro gioco. La Var deve essere rivista? Sicuramente è da migliorare e io sono una persona che lavora a testa bassa per questo. Dico che la Var è utilizzata da uomini e questi possono sbagliare, è umano. Non mi sono mai nascosto dietro agli errori. Lavoreremo per migliorare l’utilizzo di questa tecnologia da parte degli arbitri. Da "allenatore" degli arbitri ora voglio tenere la mia squadra concentrata. Alla fine del girone d’andata faremo un bilancio sereno per capire come intervenire. Magari ne parleremo anche pubblicamente. Siamo in costante rapporto con Uefa e Fifa per migliorare regolamenti e protocolli".