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Serie A, il fattore campo è un ricordo: si va verso il record storico

107 i segni "2" sulla schedina in questo campionato di Serie A. Più di 1 partita su 3. Nessuno nel Vecchio Continente che conta ci sta dietro

Redazione ITASportPress

107 i segni "2" sulla schedina in questo campionato di Serie A. Più di 1 partita su 3 così come segnala il Corriere della Sera, finisce con la vittoria della squadra che gioca in trasferta. Le vittorie in casa sono state 129, i pareggi 64. Il record di vittorie in trasferta in Serie A si è registrato la scorsa stagione: 116 successi, ma è un dato destinato ad essere superato. La proiezione, infatti, è sopra le 130 gare.

NAPOLI - 86% la percentuale di punti in trasferta ottenuti dal Napoli in questo campionato: 39 su 45, dunque 12 vittorie e 3 pareggi, meglio anche della Juventus, ferma a 38 punti.

CANNONIERE - Il bomber in trasferta è Ciro Immobile che ha segnato 15 delle sue 26 reti fin qui segnate lontano dall'Olimpico: dunque il 58% delle marcature.

Fino a 30 anni, il campionato 1987/1988, 1 partita su 6 finiva con il segno 2. Qualcosa, dunque, è cambiato. Semplicemente è cambiata la mentalità, racconta Roberto Boninsegna, storico attaccante di Inter e Juventus: "Ai nostri tempi anche le squadre più forti fuori casa puntavano onestamente al pareggio, che in fondo valeva metà vittoria, oggi con i tre punti è tutto cambiato".

FATTORI PSICOLOGICI - Dunque ci sono ragioni psicologiche e ambientale che hanno cambiato il modo di giocare in trasferta. Secondo una ricerca di Sports Illustrated, la vera ragione del fattore campo, più che lo stress da viaggio, sarebbero gli stessi arbitri.

NESSUNO IN EUROPA - E in Europa cosa accade? Nessuno nel Vecchio Continente che conta ci sta dietro, quanto a segni "2": in Premier League e in Bundesliga sono al 28%, Liga e Ligue 1 al 30. Anche questo ha contribuito a rendere il finale di campionato in A decisamente più appassionante rispetto agli altri campionati.