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Serie A, Juventus e Spezia in campo con lo scudetto sul petto ecco perchè

(Getty Images)

La partita di domenica ha avuto un inedito in Serie A

Redazione ITASportPress

Curiosità domenica scorsa per chi ha assistito alla partita Spezia-Juventus. Le due squadre avevano sulla maglia lo scudetto e molti si sono chiesti perchè. La Juve è campione d'Italia in carica e giustamente può mettere sulla maglia il tricolore mentre per lo Spezia la storia è particolare. I liguri infatti hanno ottenuto l'assegnazione del titolo nazionale per la stagione 43/44 e alla società Spezia 1906 Spa è stata concessa l'autorizzazione dal Consiglio Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio di apporre sulla divisa ufficiale un segno distintivo della vittoria del torneo consistente nella riproduzione della Coppa vinta.

I FATTI  - Correva l’anno 1944. La Seconda Guerra Mondiale era a un punto cruciale e scaricava tutta la propria violenza sull’Europa, non risparmiando ovviamente un’Italia divisa dalla Linea Gotica, tra le cui strade il popolo aveva l’assoluta necessità di provare a respirare almeno un poco di “normalità”, dimenticando i rastrellamenti, le battaglie, il dolore e la morte. Fu così che la Federcalcio, con sede a Milano, decise di organizzare un Campionato di divisione nazionale misto, al termine del quale sarebbe stato assegnato il titolo di Campione d’Italia.

E’ in questo contesto storico che si sviluppò la leggendaria impresa dei Vigili del Fuoco di La Spezia, che a bordo di una vecchia autobotte modificata per trasportare la squadra e sempre sotto il rischio dei bombardamenti, furono in grado di compiere qualcosa di unico e irripetibile, sbaragliando la concorrenza fino a trovarsi di fronte il Grande Torino in un indimenticabile 16 luglio 1944, con gli imbattibili granata di Vittorio Pozzo che caddero sotto i colpi di Angelini, reti che portarono gli uomini di Ottavio Barbieri sul tetto d’Italia.

Quegli eroi sportivi, Bani, Borrini, Amenta, Gramaglia, Persia, Scarpato, Tommaseo, Rostagno, Costa, Tori e Angelini, guidati da Ottavio Barbieri, sono diventati leggenda. E sono stati portati sul palcoscenico, a teatro, con “Eravamo quasi in cielo” dove Gianfelice Facchetti ha fatto rivivere l’impresa in tutta Italia; li ricordano nella tribuna dell’Arena di Milano attraverso una targa celebrativa con scritto: ‘Il 16 luglio 1944, in un giorno di allarmi aerei, lo Spezia Vigili del fuoco, battendo in questa arena la squadra del grande Torino, regalò al calcio italiano un’impresa epica gettando un ponte di speranza nella rinascita del Paese’. Una delle pagine più romantiche del calcio… ‘Mentre dal cielo piovevano bombe sfiorarono la gloria con le dita”.

 Demiral Juventus e Diego Farias Spezia (Getty Images)