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SERIE A, tutti i segreti sugli stipendi dei calciatori

L'analisi degli stipendi dei calciatori di Serie A, per squadra e per giocatore: i più pagati sono Higuain e De Rossi, la Juventus la società più esposta.

Emanuele Costa

La Serie A è in declino, dicono, ma gli stipendi restano stabili. L'analisi effettuata da Diego Tari per il sito specializzato TifosoBilanciato.it, infatti, mostra come le società della massima serie italiana continuino a perseguire un modello di calcio in cui il costo del lavoro dei giocatori incide solo parzialmente - anche se massicciamente - sui bilanci, a confronto delle spese di gestione.

Nell'ultimo anno, infatti, le rose della Serie A sono costate, in termini di stipendi netti, 439 milioni di euro. Visto che il numero globale di tesserati è arrivato - grazie anche alle regole imposte dalla Lega sulle rose ridotte - a 538 elementi, il calcolo è facile: un calciatore del massimo campionato prende in media € 815.985 a stagione. Non proprio bruscolini, eppure dei cambiamenti importanti ci sono stati: prendendo in considerazione i dati a partire dal 2010/2011, ovvero i cambiamenti cumulativi degli ultimi 5 anni nella distribuzione degli stipendi, notiamo come il "fattore ingaggio" si sia livellato verso il basso. In altre parole, si è ridotto il peso proporzionale dei cosiddetti "top players" sui costi delle rose. Nel 2010/11, infatti, vi erano ben 5 giocatori in Serie A con un ingaggio superiore ai 5 milioni di euro a stagione. Il "re" degli stipendi all'epoca era Zlatan Ibrahimovic, pagato dal Milan ben 9 milioni a stagione, seguito da Samuel Eto'o (8 milioni a stagione) e da altri due rossoneri come Ronaldinho (7,5) e Pirlo (6); chiudeva la classifica lo juventino Buffon, sempre a 6 milioni di euro. I costi, invece, nel 2015/2016, sono più contenuti: solo due giocatori in tutta la Serie A superano i 5 milioni. Si tratta dei due giocatori protagonisti  della nostra copertina: Daniele De Rossi, pagato 6,5 milioni a stagione, e Gonzalo Higuain, per il quale il Napoli spende 5,5 milioni l'anno. Il terzo posto è in comproprietà tra Edin Dzeko della Roma e Paul Pogba della Juventus, che prendono entrambi 4,5 milioni a stagione.

Come si vede, sono scomparse da quest'elenco le milanesi, Inter e Milan: questo però non vuol dire che abbiano esattamente iniziato a "risparmiare". Nella lista delle squadre che spendono di più per gli ingaggi dei propri giocatori, infatti, le troviamo classificate rispettivamente in quarta e terza posizione: per prima c'è la Juventus (62,2 milioni di euro in ingaggi totali, con una media di 2,4 mln a calciatore), poi la Roma (56,6 milioni; media 2,1 mln a calciatore), e a seguire appunto Milan (50,4 milioni; media 1,8 mln a calciatore) e Inter (47,5 milioni; media 1,7 mln a calciatore). Una squadra con ambizioni da scudetto come il Napoli, invece, pur con l'eccezione del Pipita Higuain, si "contiene" spendendo 37,3 milioni l'anno, seguita da Lazio (24,7 milioni a stagione) e Fiorentina (22,9 milioni a stagione). All'estremo opposto dello spettro, d'altro canto, troviamo le "piccole": in coda c'è il Frosinone, che spende solo 4 milioni all'anno in totale, pagando una media di 162mila euro all'anno un calciatore; un abisso se ricordiamo che la media della Serie A è superiore agli 800mila. Sul podio dei "risparmiatori" ci sono poi Carpi ed Empoli, che spendono rispettivamente 6,6 e 6,8 milioni all'anno per gli ingaggi, pagando in media 246mila e 227mila euro un singolo calciatore. Siamo ancora, come si vede, ampiamente sotto la media della lega.

Eppure, come alcuni dei risultati sportivi stanno insegnando, in campionato così come in Coppa Italia, non sempre gli stipendi rispecchiano il valore delle rose: il calcio è un'alchimia sapiente di campioni, giocate, motivazioni e tanto altro. E la Serie A non fa eccezione.