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Sirigu e l’addio al Torino: “Trattato come un cane da picchiare ma so perché…”

Sirigu (getty images)

Parla l'estremo difensore ex granata

Redazione ITASportPress

Intervistato in tv a margine di un'evento organizzato nel suo paese natale, l'ex portiere del TorinoSalvatore Sirigu si è tolto qualche sassolino dalle scarpe sulla sua esperienza in maglia granata terminata non certo nel modo migliore possibile.

ADDIO - "Sono cose che succedono nel calcio. Ero arrivato alla fine di un ciclo. Il rimpianto c’è, perché non è facile dire addio ad una squadra dove hai lasciato il cuore, tanto impegno e un gruppo di ragazzi a cui sei molto unito. Sono quattro anni che giocavo con alcuni di loro e voglio davvero bene ad ognuno di loro", ha detto Sirigu. "Le critiche? Mi hanno fatto male, altre volte mi hanno dato uno stimolo in più. Ho sbagliato, non sono un ipocrita. Altre volte però mi hanno dato fastidio: io incasso, sto zitto e ogni tanto sputo il veleno. Sono stato un po’ il cane da picchiare perché tanto non avrei risposto visto che non vado in televisione o non uso i social. Forse avrei meritato di essere difeso almeno come persona". E ancora sull'addio: "Bisogna guardare la realtà dei fatti. È troppo facile dire che un giocatore voleva andare via, ma bisogna guardare cosa si è fatto per tenerlo. Non solo nel mese di giugno, ma anche prima. Io sono una persona che ha valori, quando vengono a mancare mi dà fastidio".

 Sirigu (getty images)
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