Tra Balotelli e Brescia è guerra totale. Il giocatore è ormai ai ferri corti con la società e la sua avventura a Brescia può definirsi più che conclusa. Dopo aver diffidato per tre volte la società a causa del mancato saldo dello stipendio di marzo, Raiola ha rincarato la dose dicendo che la società non avrebbe sottoposto Balotelli a tampone come le norme sanitarie impongono. Per questo motivo l'ispezione federale al centro sportivo del club proseguirà anche per tutta la giornata di sabato.
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Tampone negato a Balotelli, il Brescia risponde: “Calunnia vergognosa”
Il club di Cellino ha risposto in maniera molto decisa alle accuse di Mino Raiola.
La posizione del Brescia
La risposta del Brescia a tal proposito non si è fatta attendere: "È importante sottolineare che tale prolungamento di ispezione, a quanto pare, avverrà in seguito ad affermazioni false e calunniose, pronunciate da irresponsabili e pubblicate questa mattina per mezzo stampa. Su questo aspetto specifico, è stato dato mandato ai nostri rappresentati legali di procedere e perseguire nelle sedi opportune gli autori di tali false accuse. È bene chiarire che la società Brescia Calcio ha rispettato e sta rispettando alla lettera le indicazioni del protocollo sanitario e si è fatta addirittura carico di assumere a tempo pieno uno specialista (con importanti costi conseguenti) per far fronte nel miglior modo possibile all’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Essere accusati di non rispettare le normative vigenti, per di più da parte di un nostro tesserato, è una calunnia vergognosa e chi l’ha pronunciata ne risponderà (sia in termini di danni economici che di immagine) nelle sedi più opportune, al fine di proteggere il lavoro e i sacrifici che il Club e i suoi tesserati stanno facendo ogni giorno".
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