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Totti, il retroscena su Spalletti: “Mi urlò ‘te ne devi andare, non sei più insostituibile’…”

Totti (Getty Images)

La biografia dell'ex capitano giallorosso rivela particolari piuttosto interessanti del suo recente passato da calciatore

Redazione ITASportPress

A Roma si aspettava con trepidazione l'uscita della biografia di Francesco Totti, eterno capitano giallorosso. C'è chi ieri ha aspettato oltre la mezzanotte pur di acquistare immediatamente una copia di "Un Capitano" e sicuramente non è rimasto deluso. L'ex 10 della Roma, ora dirigente, si è raccontato senza escludere nessun particolare, soprattutto per quanto riguarda l'ultimo periodo vissuto da separato in casa con il tecnico Spalletti, attuale allenatore dell'Inter.

RETROSCENA - "Quando l'ultimo di noi è entrato si chiude la porta alle spalle, sbattendola, e comincia a urlare. Il mio armadietto è il più lontano dall'ingresso, sono accanto a De Rossi e Florenzi, chinato sulle scarpe che mi sto sfilando. Non mi accorgo dell'improvviso silenzio. Quando rialzo la testa trovo la faccia di Spalletti a un centimetro dalla mia. Mi aspettava: "Basta, hai rotto le palle, pretendi di comandare e invece te ne dovresti andare, giochi a carte malgrado i miei divieti, hai chiuso". Il tutto gridato al massimo volume. E' l'ultimo litigio tra me e Spalletti, nel senso che perdo le staffe anch'io e ci devono separare in quattro perché altrimenti ce le daremmo di santa ragione. Di lì in poi, chiuso. Recuperata la calma lui va in sala stampa a dire che anche se ho segnato io il merito della rimonta è della squadra".

ANCORA - Totti racconta poi un altro episodio particolarmente acceso tra i due avvenuto nel 2016: "Un'altra volta Spalletti mi disse 'Basta, inutile proseguire, tanto non capisci. Hai sbagliato, e adesso vai a casa'. E' la punizione più umiliante. Cacciato da Trigoria. Io. Cacciato da casa mia. Tremo dalla rabbia. "Molto bene, accetto la sua punizione. Vedremo se sarò io o sarà lei a pagarne le conseguenze". Poi ancora Spalletti: "Mi stai minacciando?", e la risposta: "Lei sa che a Roma la gente è dalla mia parte. Io ho soltanto parlato bene di lei, eppure mi vuole cacciare. Si assuma le sue responsabilità". Spalletti: "Tu ormai sei come gli altri, dimenticati di quando eri insostituibile". Totti: "Vigliacco, adesso non ti servo più mi rompi il cxxxo, eh? Sei tornato qui con una missione, portala a termine!".