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Tragedia Astori, Cassano: “Era un ragazzo educato e perbene”. Il mio caso nel 2011…

Le parole di Fantantonio a Il Secolo XIX dopo la morte dello sfortunato difensore della Fiorentina

Redazione ITASportPress

Tutto il mondo del calcio si è stretto attorno alla Fiorentina e ai familiari di Davide Astori, centrale difensivo, scomparso domenica notte a seguito di un malore che lo ha colpito.

A Il Secolo XIX, interviene Antonio Cassano, ex giocatore di Milan e Inter: "Era un ragazzo da dieci... sono scioccato. Ho telefonato a un dirigente calcistico, per salutarlo. E me lo ha detto... mi ha raggelato. Nel pomeriggio mi sono messo davanti alla televisione a vedere Barcellona-Atletico, ma faticavo a seguire le azioni, avevo sempre in mente Davide... Non può essersene andato così, ancora non ci credo.  Era educatissimo, timido, per bene, e sapete quanto io sia sincero. Quando si dice un ragazzo a modo, quello era Davide. Poi ci siamo affrontati da avversari, ci salutavamo con affetto e simpatia. Ea piacevole parlare di calcio con lui. Sono drammi che fanno riflettere e sentire impotenti allo stesso tempo. Chi l'ha conosciuto, non potrà dimenticarlo".

CASO ANALOGO NEL 2011 - Cassano, nel 2011, fu protagonista di un episodio molto simile, fortunatamente senza conseguenze: "Dal mio caso del 2011 sono sensibilissimo... ho iniziato a consultare internet. Per capire... da quando ho avuto io quel problema, i controlli sono diventati ancora più severi. Ero nel Milan. Tornando da una trasferta a Roma ero svenuto sul bus che ci portava dall'aereo al gate. Mi avevano portato all'ospedale e riscontrato un forame. Intervento chirurgico il 4 novembre e rientro in campo il 7 aprile. Era stato più difficile il recupero a livello psicologico che fisico".