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Udinese, Jankto: “Trattati come schiavi e messi nel peggior albergo della città. Vado via dall’Italia”

Redazione ITASportPress

Pesanti accuse lanciate dal centrocampista bianconero

Dopo una stagione tribolata che si è conclusa con la salvezza finale dopo due cambi in panchina e l’arrivo in Friuli di Igor Tudor, l'Udinese sembra ritrovare la serenità. Invece questa mattina,  a dare una spallata all'ambiente bianconero ci ha pensato il centrocampista ceco Jakub Jankto che dal ritiro con la sua Nazionale lancia pesanti accuse all'Udinese. "Siamo rimasti più di due mesi in albergo - ha sottolineato il centrocampista al portale ceco Ceska Televize - Era il peggior albergo di Udine, dove i bagni erano sporchi. Ci siamo sentiti come schiavi, non ci era permesso nemmeno di vedere i figli. Alcuni giocatori erano costretti a prendere dei sonniferi per addormentarsi. Era una punizione, ma ci dicevano che questa condizione doveva rinforzare lo spirito di squadra - ha proseguito Jankto - In realtà questa situazione ha creato solo litigi e battibecchi". Sulla famiglia Pozzo: "Gino Pozzo è un presidente valido e una bravissima persona. Le cose di cui sopra sono state decise dal padre Giampaolo. Se avesse fatto tutto Gino Pozzo allora sarebbe stato meglio. Gino Pozzo ci ha aiutato tanto alla fine della stagione". E sul futuro: "Ora mi concentro solo sulle ultime due gare con la Nazionale, poi vedremo cosa succederà. Mi piacerebbe andare via dall'Italia. Sono qui da 4 anni e sono felice qui, ma ho voglia di cimentarmi in un nuovo campionato, magari in Inghilterra o in Spagna".