All'indomani del pareggio casalingo contro il Frosinone, Daniele Pradé, direttore sportivo dell'Udinese, ha commentato il risultato amaro e la contestazione del tifo che si aspettava, di certo, una vittoria. Intervistato da Telefriuli, il dirigente si è detto contrariato soprattutto per quanto riguarda il gol subito, su un rigore piuttosto dubbio concesso dal direttore di gara.
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Udinese, Pradé: “Accettiamo i fischi del pubblico. Sul rigore…”
Polemico il ds bianconero dopo il pareggio contro il Frosinone
AMAREZZA - Proprio sull'episodio che ha portato all'1-1 finale, il ds ha detto: "I dubbi sul rigore restano, l'episodio ha cambiato la gara. Un fatto del genere ti fa tornare delle paure nella testa. Fino a quel momento l'Udinese aveva gestito la partita in maniera molto serena e tranquilla. Vincevamo uno a zero, avevamo avuto l'opportunità di raddoppiare con De Paul. Poi un calcio di rigore che io non riesco ancora a vedere, ho visto 20 volte le immagini ma non ci sono riuscito. Credo fortemente in quello che dice l'arbitro che c'è stato il contatto però non riesco a vederlo.La cosa che mi chiedo è perchè non andare a rivederlo a video".
CONTESTAZIONE - Un pareggio che lascia grande insoddfisfazione anche nella tifoseria che ha fischiato e contestato l'Udinese: "I fischi? Si accettano. Fino adesso abbiamo fatto 17 partite, abbiamo fatto 14 punti è lecito che ci siano fischi. Il pubblico ci ha accompagnato fino adesso in una maniera incredibile, speriamo di ritrovare la fortissima sintonia che c'era tra la squadra e il pubblico, e che i fischi poi si trasformino in applausi. Però li comprendo. L'unica cosa che posso dire è che abbiamo investito tanto, più di 50 milioni. Sono giocatori giovani, ancora non abbiamo trovato la giusta quadratura e nei momenti di difficoltà arriva il braccino, come a tennis, non riesci più a mandarla dall'altra parte. Se non ci fosse stato quell'episodio (il rigore) la partita l'avremmo portata a casa senza nessun tipo di problema".
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