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LA VIGILIA

Venezia, Zanetti: “Contro Empoli voglio reazione. Per salvarci dobbiamo essere squadra”

Zanetti (getty images)

Parla il tecnico alla vigilia di cmapionato

Redazione ITASportPress

Due sconfitte alle prime due uscite stagioni in Serie A. Il Venezia di Paolo Zanetti vuole provare a cambiare la tendenza del suo campionato. Per farlo servirà una bella prestazione contro l'Empoli, avversario della sfida di domani alle 15. Il tecnico dei lagunari ha presentato la gara nel consueto appuntamento con la stampa.

Venezia, parla Zanetti

 (Getty Images)

"Abbiamo recuperato i portieri, Sigurdsson arriva oggi, Crnigoj e Ebuehi sono arrivati ieri. Peretz si è fatto male al ginocchio in Nazionale e rimarrà fuori almeno tre settimane. Ampadu non l’ho ancora visto". Sono queste le prime parole di Zanetti sulla squadra a disposizione. Poi, però, la grinta e la voglia di fare bene: "Vorrei vedere dei passi in avanti rispetto a quello che abbiamo fatto sino ad ora. Ci sono tante cose su cui dobbiamo migliorare sia sotto l’aspetto tecnico tattico e dell’equilibrio difensivo. Dobbiamo essere squadra e questo vuol dire darsi una mano e non fare errori stupidi. Ne ho visti troppi per la nostra categoria nell'amichevole contro il Brescia".

Ancora sulla situazione: "Penso che il problema sia soprattutto psicologico. Ho visto una reazione e mi aspetto una squadra che recepisca e impari dai propri errori. L’anno scorso il Venezia era una squadra vera sotto tanti aspetti, era più scarsa ma era una squadra. È questo su cui dobbiamo lavorare, per salvarci dobbiamo diventare squadra. Dobbiamo darci una mano, essere umili e fare una fase di non possesso perché anche l’Empoli è un avversario fresco, rodato ma che può avere difetti. È difficile pensare di mettere in difficoltà gli altri se non siamo squadra. Il ritiro non è stato punitivo, anche il Napoli ha perso 5-1 col Benevento. Ci sono girate le scatole, ho chiesto il ritiro perché i ragazzi hanno bisogno di conoscersi. Questo ci poteva aiutare per aumentare le relazioni fra di noi dato che abbiamo una problematica comunicativa. Ci sono una quindicina di giocatori stranieri e questo rende più difficoltose le relazioni anche extra campo. Penso il ritiro ci sia servito".

Sulla sfida con l'Empoli e la squadra che scenderà in campo: "Sulla formazione non do nessuna indicazione, ho preferito reimpostare tutto mettendo nuovi, vecchi, stranieri e giovani sullo stesso piano. La base dell’integrazione viene prima di tutto. Ho promesso ai ragazzi che le scelte le farò domani. I diritti si devono acquisire sul campo".

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