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Zenga: “Difficile ipotizzare ripresa. Taglio stipendi? Io e il presidente Giulini abbiamo messo clausola di buon senso il 3 di marzo….”

Zenga (getty images)

"La vita dopo l'emergenza non sarà più come prima"

Redazione ITASportPress

Intervenuto ai microfoni di Radio Anch'Io Sport, Walter Zenga, allenatore del Cagliari, ha parlato dell'emergenza coronavirus, del possibile ritorno in campo della Serie A e non solo. Ecco le sue parole:

RIPRESA - "Io sono un'ottimista di natura. In questo momento non essere ottimisti significa non vedere un domani. La situazione ci impone assoluta attenzione. Mi sembra molto difficile ipotizzare una data di ripresa. La situazione non è delineata. Da sportivo, il problema è quello che serve un accordo con le varie istituzioni ma prima occorre dare priorità alla vita. La vita dopo tutto questo non sarà come prima".

AFFETTI - "Io senza la mia famiglia? Sì, ma c'è chi sta peggio. Le persone che hanno perso i cari o ai medici che lottano ogni giorno. Io sono isolato dall'8 di marzo. Mi sono isolato per conto mio perché ho rispettato le direttive e perché volevo dare un contributo concreto. Stando a casa aiuto chiunque. Mi tolgo da una fila al supermercato e cose simili. La mia famiglia è a Dubai e questo ovviamente mi crea problemi anche dal punto di vista psicologico. So che stanno bene e credo che siano in una situazione di sicurezza".

STIPENDI - "Mi dispiace che ci stiamo focalizzando sui soldi. Il vero problema è risolvere quanto accade. Leggere le questioni sui tagli è secondaria. Quando ho firmato col Cagliari io e il presidente Giulini abbiamo messo una clausola di 'buon senso' al 3 di marzo che riguardava proprio questo periodo. Le persone intelligenti pensano al futuro e ci pensano per tempo. Prevedendo delle cose".

SQUADRA - "Quanto tempo serve per prepararsi al ritorno? Non so. Quando e se si ripartirà, e mi auguro che questo accada, la preparazione sarà del tutto differente. I giocatori arrivano da due mesi chiusi in casa senza alcun allenamento specifico. Non ci saranno amichevoli di preparazione, o meglio solo in determinate situazioni. Che sarà un campionato di 12-13 gare in pochissimo tempo. Sarà una metodologia di preparazione completamente diversa". "Secondo me il 3 maggio è una data impossibile. Se tutto va bene, secondo me, si può giocare anche in estate. A noi cosa ci importa delle vacanze. Quando riprenderemo non importerà a nessuno di non aver fatto vacanze. Sarà tutto diverso". "Arrivare all'Europeo giocando le giornate rimaste? Non credo si possa. Ci sono delle scadenze importanti per tutte le squadre. In ogni caso credo che Mancini sia talmente bravo che sarà capace di portare al torneo una squadra all'altezza".