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Zoff: “Il Napoli non sa gestire le emozioni. Juventus? Con Allegri vince anche l’ottavo scudetto di fila”

"I sette scudetti consecutivi sono la prova che questa è probabilmente la Juventus più forte della storia"

Redazione ITASportPress

In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Dino Zoff parla del campionato ormai agli sgoccioli: la vittoria della Juventus e i limiti del Napoli. Il futuro delle due squadre e, soprattutto, del tecnico bianconero Massimiliano Allegri.

NAPOLI - "Napoli vive di emozioni ma non le sa gestire. È emotiva, unica anche per questo. Torino pianifica, si gestisce, è razionale. La Juventus non avrebbe mai perso 3-0 a Firenze. Avrebbe detto: facciamo il nostro dovere e poi vediamo. Quello è stato lo snodo del campionato, ma non mi ha sorpreso".

JUVENTUS E ALLEGRI - "Non credo sia finito nessun ciclo. I cicli finiscono con una sconfitta, non con una vittoria. E i sette scudetti consecutivi sono la prova che questa è probabilmente la Juventus più forte della storia". Poi sul tecnico bianconero: "La Juventus farebbe bene a tenersi Allegri. Consigli di solito io non ne do, perché non è il mio mestiere, però dopo quello che ha fatto quest’anno credo che perderlo sarebbe un errore grave. Max è un fenomeno, uno così non lo si trova dietro l’angolo. Questo scudetto ha due origini: la forza del gruppo, che lui ha gestito in maniera formidabile valorizzando volta per volta chi gli occorreva, e la superiorità caratteriale rispetto al Napoli. Ottavo scudetto? Non mi stupirei. Specie se resta Allegri".

PORTIERI - Inevitabile un pensiero a chi ricopre quello che è stato il suo ruolo, il portiere. Da un veterano come Buffon che è prossimo al ritiro, a quello che è stato designato come suo erede, Donnarumma: "Lasciare è difficile, anche perché a una certa età apprezzi di più quello che fai. Deve decidere lui, per come si è gestito in questa stagione per me può giocarne ancora un paio. L’importante è non farne dei romanzi, perché non è utile per nessuno, soprattutto per un portiere, per il quale la concentrazione è tutto. Guardate Donnarumma". E a proposito del portiere rossonero: "Il ragazzino resta un fenomeno, l’eredità è sua. Ma è stata una stagione meno buona e la colpa è di tutto il polverone sollevato l’estate scorsa. Spero solo abbia imparato la lezione. E che gli stiano più vicino".

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