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Aic, Calcagno: “Quattro persone chiuse hanno fatto un colpo di mano. I campionati non devono partire”

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Il vicepresidente vicario dell'Aic continua a non approvare le scelte della Lega B

Redazione ITASportPress

Dalle colonne di TuttoSport, dopo la decisione della FIGC di approvare la B a 19 squadre, è intervenuto Umberto Calcagno, vicepresidente vicario dell'Aic:

"La nostra è una posizione critica nel merito e nelle modalità. Quattro persone chiuse in una stanza hanno fatto un colpo di mano per un accordo politico e tutto ciò va a scapito di tutto il sistema e di tante squadre di Lega Pro. Da oggi vale tutto perché se erano richieste delle maggioranze qualificate per fare certe riforme c'era un motivo: sono riforme di sistema. E' una cosa sconvolgente quella che è successa. Adesso impugneremo la norma con tutti i calciatori delle squadre che dovevano essere ripescate e con tutte le società. Abbiamo lasciato il calcio in mano a chi lo detesta e questi soggetti hanno solo interesse a creare più casino possibile: non hanno risolto i problemi e ne stanno creando ogni giorno uno di più. Stiamo proponendo a tutti i calciatori di serie B e Lega Pro di fermarsi. Per noi i campionati non devono partire, perché domani potrebbe alzarsi qualcuno e dire che la Serie A deve diventare subito a 18 squadre o la Lega Pro a 40. E' la morte della politica sportiva, tutta una forma clientelare, con atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con il nostro sistema. Sapete che risarcimenti dovrà pagare la Figc? Ma tanto ai soggetti che hanno fatto questo colpo di mano non interessa perché loro non ci saranno più..."